Fine del Mondo, quando?
Capitolo 1

1 Il tema della fine del mondo
è presente in molte religioni e nella narrativa mitologica e fantascientifica. Nella
tradizione popolare, l'espressione fine del mondo è usata per indicare una situazione
catastrofica a livello mondiale, tale da causare la distruzione della Terra e
della razza umana. L'uomo è sempre stato affascinato dal mistero del futuro, e il
desiderio di poterlo conoscere e controllare, ha spinto gli uomini, sin
dall'antichità, ad escogitare le teorie più disparate per comprendere l’ignota dimensione
che rappresenta. Un attento esame della storia rivela una quantità di
previsioni non compiute annunciate da improvvisati profeti o dirigenti di
confessioni religiose. In molti casi, i burrascosi
avvenimenti e i cambi sociali che hanno sconvolto la società umana, furono i
responsabili del sorgere di tali previsioni. Ma, perché la gente tende a
credere a queste previsioni? Questo dipende dall’esigenza che le persone hanno,
il bisogno di qualcosa da attendere.
2 Comunque, il non concretarsi
tali previsioni, ha provocato nella maggioranza delle persone, una profonda delusione
e una perdita di fede. Infatti, oggi giorno, a causa di questa enorme quantità
di previsioni fallite, la maggioranza delle persone sono divenute refrattarie a
credere qualsiasi pronostico che tiene a che vedere con la religione. Dato che
la Bibbia contiene molte informazioni di tipo profetico, molti pensano che la
Bibbia sia la responsabile diretta delle predizioni fallite. Mentre altri comprendono
che non è responsabile la Bibbia, ma gli individui che hanno interpretato la
Scrittura secondo le loro elucubrazioni e idee preconcette.
Comunque, è
importante notare che molte profezie della Scrittura si sono puntualmente
compiute, dimostrando di essere degne di fede, come ad esempio, quelle che si
riferiscono al destino di alcune antiche nazioni, o quelle che rivelano il
momento storico ed il luogo di nascita del promesso Messia, l'inizio e la
durata del suo ministero, gli avvenimenti della sua vita e le circostanze della
sua morte, ecc.
3 Tuttavia Gesù stesso si
riferì alla fine del mondo. In quale circostanza? Quando si incontrava con i
suoi discepoli sul monte degli ulivi, di fronte a Gerusalemme, essi gli
chiesero: “Dicci, quando avverranno queste cose e
quale sarà il segno della tua venuta e della fine del mondo?”
(Matteo 24:3) Gesù, dopo averli avvertiti di ciò che sarebbe
successo alla città, diede i segni che avrebbero preceduto il suo ritorno, ritorno
che avrebbe preceduto, non la distruzione della Terra, ma la fine di questo
mondo. Tuttavia Gesù diede un’avvertenza: “Guardate di
non farvi ingannare; perché molti verranno in nome mio, dicendo… …Il tempo è
vicino. Non andate dietro a loro”. (Luca 21:8) In epoca di
mutamenti e di confusione compaiono sempre persone che vogliono trarre vantaggio
dalla situazione ingannando gli altri. Per questo, la preoccupazione principale
è quella di aiutare le persone a discernere meglio i segni dei tempi per non
essere ingannati dalle false previsioni sul ritorno di Cristo e sulla fine del
mondo, Gesù avvertì ulteriormente: “… se qualcuno vi
dirà: "Ecco, il Cristo è qui, ecco è là", non lo credete; perché
sorgeranno falsi cristi (falsi unti) e falsi
profeti …”. (Marco 13:21..23) Se il tempo del
ritorno di Cristo e della fine del mondo si potesse calcolare, Gesù non avrebbe
detto: “Quanto a quel giorno o a quell'ora, nessuno li
conosce, neanche gli angeli nel cielo, e neppure il Figlio, ma solo il Padre”,
(Matteo 24:3) e: “io verrò come un ladro
e tu non saprai a che ora verrò”. (Apocalisse 3:3) Non
dimentichiamo ciò che rispose alla domanda dei discepoli. “Non spetta a voi di sapere i tempi o i momenti che il Padre
ha riservato alla propria autorità” (Atti 1:7).
4 In questo campo, notiamo come
l'opera di Satana sia quella, di far sorgere molte sette religiose, profeti
improvvisati e indovini, che gridano alla fine del mondo, fissando date che
regolarmente si dimostrano sbagliate. (Clicca qui per vedere la lista). Questo fa sì, che come
nella favola di Esopo, dove il pastorello gridava sempre, “Al lupo, al lupo” per scherzo, fino a quando il
lupo venne davvero, e nessuno gli fece caso, così, a causa di questi falsi
profeti, la maggioranza della gente si culla in una falsa sensazione di
sicurezza, e schernisce tutti quelli che parlano della fine del mondo e della
seconda venuta del Cristo.
Tuttavia, la
fine dei tempi sarà caratterizzata, fra le altre cose, dagli schernitori della
seconda venuta di Gesù e della conseguente fine del mondo. L’apostolo Pietro
profetizzò riguardo a quest’attitudine nella sua seconda epistola al capitolo 3
versetti 3 e 4, dove leggiamo: “Sappiate prima di
tutto questo, negli ultimi giorni vi saranno degli schernitori che
comportandosi secondo i propri desideri sensuali, con scherno diranno: «Dov'è
questa sua promessa presenza? Perché dal giorno che i nostri antenati sono
morti, tutte le cose continuano come dal principio della creazione»” (2Pietro
3:3..4). Essi fanno affidamento sul fatto che il mondo è sempre
andato avanti nello stesso modo e cullano la stessa falsa sicurezza che come
afferma Pietro, avevano gli antidiluviani, per il fatto che non avevano mai
visto piovere sulla terra.
Il messaggio
biblico, al contrario, è positivo: il ritorno di Cristo è chiamato “la benedetta speranza” del credente (Tito 2:13),
non è per tanto la fine di tutte le cose, ma l'inizio di un nuovo mondo sotto
il governo del Figlio di Dio.
Comunque riguardo
al ritorno di Cristo e alla fine del mondo, esiste una gran confusione provocata
dai sedicenti profeti che pretendono stabilire tempi e date per quest’avvenimento
profetizzato nella Scrittura.
Capitolo 2
5 Quali
sono gli errori più grossolani predicati da costoro?
1) Alcuni affermano che
prima della fine del mondo deve apparire l’Anticristo.
2) Altri sostengono che
Cristo già regna e la sua presenza è invisibile.
Faremo piena
luce su questi argomenti mediante la Scrittura.
1) Riguardo
all’apparizione dell’Anticristo le interpretazioni sono delle più disparate,
qui di seguito riportiamo alcune dichiarazioni incontrate in internet:
♦ “Da chi sarà preceduta questa seconda Venuta di Gesù? Sarà
preceduta dall’Anticristo, che sta per manifestarsi”
♦ “L’evento ancora più significativo che precederà il
ritorno di Gesù sarà la comparsa dell’Anticristo”.
♦ “Era stato precisato poi dai suoi discepoli che la
riapparizione di Gesù sarebbe stata preceduta da un misterioso personaggio, emissario
di Satana, che avrebbe guidato la lotta contro il Messia e i suoi seguaci, e
perciò fu denominato. Anticristo”.
♦ “Proseguendo in questa nostra riflessione con la quale
stiamo tentando di comprendere quale possibile futuro attenda il mondo nei
prossimi anni, vogliamo soffermarci brevemente su una tesi oggi piuttosto
dibattuta fra gli esperti di rivelazioni profetiche: quella che vedrebbe come
prossimi, il tempo dell'Anticristo e il ritorno di Cristo”.
♦ Addirittura
in una Versione della Bibbia in 2 Tessalonicesi al capitolo 2 troviamoaggiunto
un sottotitolo che dice: “Il ritorno di Cristo
sarà preceduto dalla manifestazione dell'Anticristo”.
Qualcuno ha interpretato anticristo come prima di Cristo confondendo
anti con ante,
nel testo greco il termine ἀντίχριστος (antichristos) è composto da ἀντί (anti) e da χριστος (christos) dove ἀντί significa: contro, opposto, come nelle parole composte
antigravità, antibatterico, ecc. e non può assolutamente significare prima o
anteriore.
6 Ora tramite la Scrittura
vediamo di identificare chi è l’Anticristo.
Nelle sue
Epistole, l’apostolo Giovanni dice: “Figlioli, questa
è l'ultima ora. E come avete udito che deve venire l'anticristo, così
ora, molti anticristi sono apparsi. Da questo sappiamo che è l'ultima
ora. Sono usciti di mezzo a noi, ma non erano dei nostri”. (1Giovanni 2:18..19)
E ancora: “… molti seduttori sono usciti per il mondo, i quali non
riconoscono pubblicamente che Gesù Cristo è venuto in carne. Quello è il
seduttore e l'anticristo”. (2Giovanni 1:7) Perciò, la
comparsa dell’Anticristo non è riservata per la fine dei tempi, prima della
seconda venuta di Cristo, ma come abbiamo letto, già al tempo degli apostoli
erano presenti molti anticristi. Inoltre l’identificazione che alcuni fanno
dell’Anticristo con la Bestia selvaggia di Apocalisse è completamente fortuita
ed erronea, perché dalle parole dell’apostolo comprendiamo che l’Anticristo non
è uno ma come dice Giovanni : “molti anticristi
sono apparsi”, inoltre erano individui che avevano fatto parte della
congregazione del Signore: “Sono usciti di mezzo a
noi”, e svolgevano la loro opera contraria alla sana dottrina
apostolica, “non riconoscono pubblicamente che Gesù
Cristo è venuto in carne”.
7 In che senso non riconoscevano
che Gesù è venuto in carne?
Vediamo alcuni
esempi:
♦ Il Docetismo
apparso verso la fine dell’età apostolica (1), era una dottrina cristologica, ovvero
una concezione sulla natura del Cristo. Il suo nome deriva dal verbo greco δοκεῖν (dokéin), che significa sembrare,
apparire. Il docetismo asseriva che la carne
di Cristo era pura apparenza (2),
come quella di un fantasma, sostenendo che le sofferenze e l'umanità di Gesù
Cristo fossero apparenti e non reali, mentre egli era solamente Dio. Fra i più
importanti docetisti incontriamo: Simon Mago, Basilide, Valentino e Marcione.
(1)
2Tessalonicesi
2:7..8: “questo
ignoto trasgressore è già operante, ma quando sarà tolto di mezzo colui
che lo trattiene, (il collegio apostolico) allora si rivelerà”
(2)
2Giovanni
1:7: “…
molti seduttori sono usciti per il mondo, i quali non riconoscono
pubblicamente che Gesù Cristo è venuto in carne”.
♦ L’Apollinarismo,
sosteneva che Gesù non era completamente uomo ma
era Dio.
♦ Il Nestorianesimo,
affermava che Gesù era sia Dio che uomo,
si trattava di due esseri uniti fra loro.
♦ I
vescovi Eutiche e Dioscoro, asserivano che Gesù era sia Dio che
uomo, era un essere totalmente unico, la
sua umanità venne assorbita nella divinità.
♦ Il Concilio
di Nicea del 325 stabilì che Gesù era sia
Dio che uomo
♦ Il Monofisismo
(dal greco μόνος, monos, “uno” e φύσις, physis, “natura”) è il termine usato
nella teologia cattolica e nella storiografia occidentale per indicare la forma
di cristologia formulata da Eutiche (Patriarca di Costantinopoli), secondo la
quale la natura umana di Gesù era assorbita da quella divina e dunque in lui
era presente solo la natura divina.
♦ Nel Concilio
di Calcedonia del 451 fu stabilito che in Gesù vi erano due nature, sia umana che divina, riunite nell'unica
persona divina.
♦ La
cristologia Cattolica riconosce in Gesù tanto la natura umana quanto quella divina così come definito
dogmaticamente nel Credo niceno-costantinopolitano, frutto dell'elaborazione
dei primi Concili Ecumenici, in particolare il Concilio di Calcedonia. In Gesù
Cristo la natura divina e la natura umana
sono unite nell’unica Persona del
Verbo già preesistente; e
perciò non una unione morale-accidentale, ma fisico-sostanziale, fatta nella
persona. (Unione ipostatica).
Tale cristologia, attualmente è accettata dalla Chiesa
cattolica, dalla Chiesa ortodossa e da molte chiese protestanti.
8 Qui vediamo che l’Anticristo
era già presente nei primi secoli, come si legge nella prima epistola di Giovanni.
Se Gesù, come leggiamo in Ebrei 2:17: “Doveva divenire simile ai suoi fratelli sotto ogni aspetto”, il corpo o la carne
di Cristo non poteva assolutamente essere pura apparenza, e nemmeno possedere
due nature, la divina e la umana, questo sarebbe non riconoscere “che Gesù Cristo è venuto in carne”, quindi far
parte dell’Anticristo.
L’apostolo
Paolo, nella seconda epistola ai Tessalonicesi, ci da l’opportunità di
identificare meglio coloro che Giovanni chiama Anticristo, egli li
identifica con “L’apostasia… l’uomo del peccato, il figlio della distruzione, l’oppositore”.
(2Tessalonicesi 2:3..4) Cosa si intende con il termine
Apostasia?
Il vocabolo
“Apostasia” deriva dal greco ἀπoστασία, termine che ha la sua
origine da
απο (apo), “separazione,
divisione”, e da στασις (stasis),
“posizione, stato”. Nel mondo greco il termine si riferiva allontanamento da
dove si è o si dimora, nel senso di abbandonare, separarsi. In senso ristretto,
il termine è riferito al cambio di opinione o dottrina, o alla rinuncia e alla
critica della propria dottrina religiosa. Questo termine è usato nell'originale
greco del Nuovo Testamento per esprimere l'abbandono della sana dottrina
apostolica.
9 Da ciò comprendiamo che con
Apostasia o Anticristo, sono identificati tutti quelli che, come sostiene
Paolo: “Non sopporteranno più la sana dottrina, ma
secondo i propri desideri si circonderanno di maestri per udire quello che gli
piace, non daranno più ascolto alla verità e si volgeranno alle false storie”,
(2Timoteo 4:3..4) Quindi “L’apostasia… l’uomo del peccato, il figlio della distruzione,
l’oppositore”, e i “molti anticristi”,
non sono una sola persona o organizzazione, ma tutti coloro, confessioni o singoli
individui, che professano di esser cristiani, che però hanno abbandonato: “la sana dottrina”. Inoltre, sia Paolo che Giovanni,
smentiscono le presunte interpretazioni che vogliono situare il sorgere
dell’Anticristo o dell’Apostasia prima del ritorno di Cristo.
Nella seconda
epistola ai Tessalonicesi, al capitolo 2, versetti 7 e 8 leggiamo: “questo ignoto trasgressore è già operante, ma quando sarà tolto di mezzo colui che lo trattiene,
allora si rivelerà il trasgressore che il Signore dichiarerà spiritualmente
morto e che annienterà al tempo della manifestazione della sua Presenza”.
(2Tessalonicesi 2:7..8) Questo l’apostolo lo scrisse più o
meno nell’anno 65 d.C. ed afferma che “questo ignoto
trasgressore è già operante”, e che si rivelerà “quando sarà tolto di mezzo colui che lo trattiene”,
ossia il collegio apostolico. Quando disse “che
il Signore dichiarerà spiritualmente morto e che
annienterà al tempo della manifestazione della sua Presenza”,
predisse che l’Apostasia o Anticristo avrebbe, a poco
a poco, assunto il dominio della congregazione cristiana, ed è per
questo, che Giovanni disse: “Figlioli, questa è
l'ultima ora”. Dopo la morte dell’ultimo apostolo, l’Apostasia avrebbe,
sotto le sue diverse forme, preso il controllo della pura Congregazione di Dio,
decretandone l’ultima ora, fino “al tempo della
manifestazione della sua Presenza”, quel tempo sarà preceduto
dall’apparizione del promesso Elia che ristabilirà la sana dottrina, come Gesù
promise: “Certo, Elia deve venire per ristabilire ogni
cosa”. (Matteo 17:11)
Capitolo 3
10 2) Cosa rispondere, a coloro che
affermano che nel 1914 incominciò la parusia o seconda presenza di Cristo, che
la sua presenza è invisibile, e che in quell’anno incominciò il Regno di Dio?
I propugnatori
della data del 1914, come data dell’istaurazione del Regno di Dio, nell’anno
2009 nel loro opuscolo dal tema “Pace e felicità durevoli saranno presto
realtà!” al paragrafo 4 scrissero:
“Oltre alle guerre, dal 1914 in poi in tutto il mondo,
carestie, pestilenze, terremoti e violenza hanno raggiunto livelli senza
precedenti… …Tutto ciò dimostra, al di là di ogni dubbio che dal 1914 il segno
relativo al tempo della fine indicato da Gesù è ben evidente. Gesù Cristo ha
cominciato a regnare…”.
Questi sedicenti
profeti, si riferiscono alle guerre dal 1914 in poi, però dimenticano che ancora
prima del 1914 ci sono state tante guerre fra le nazioni, ed anche di grande
portata, che hanno fatto centinaia di migliaia di vittime, e con le guerre
tante carestie e catastrofi naturali che hanno mietuto molte vittime, quindi le
cose che succedono dal 1914 non sono particolarmente rilevanti da questo punto
di vista.
Comunque
esamineremo tutto questo alla luce della stessa profezia di Gesù.
11 Egli disse: “Guardate di non farvi ingannare, perché molti verranno
in nome mio, dicendo… «Il tempo è vicino». Non andate dietro a
loro. Quando sentirete parlare di guerre e di rivoluzioni, non siate
spaventati, perché bisogna che queste cose avvengano prima, ma la fine non
verrà subito. Allora, disse loro: sorgerà nazione contro se stessa e regno
contro se stesso, vi saranno grandi catastrofi naturali, e in vari luoghi epidemie
e carestie”. (Luca 21:8..11, 29..31)
Come abbiamo
letto, Gesù non ha detto ai suoi discepoli che avrebbero riconosciuto che la
sua presenza si era realizzata in maniera invisibile dai segni che egli
enumerò, ma disse che avrebbero riconosciuto che il tempo della sua venuta era vicino quando avrebbero visto tutte
quelle cose succedere, infatti, come leggiamo in Matteo 24:33,
disse: “Così anche voi, quando vedrete tutte
queste cose, sappiate che egli è vicino”, e non ‘sappiate che egli è venuto’ o ‘sappiate che egli è invisibilmente presente’.
12 Oggi più che mai, dobbiamo
ascoltare l’avvertenza di Gesù: “Guardate di non farvi
ingannare; perché molti verranno in nome mio, dicendo… «Il
tempo è vicino». Non andate dietro a loro”, (Luca 21:8).
Comunque, nonostante tutte le predizioni del tutto fortuite, nonostante tutte le volte che i falsi profeti hanno gridato “al lupo al lupo”, il giorno del Signore verrà senza
dubbio. Egli disse ai suoi discepoli questa parabola: “Guardate il fico e tutti gli alberi; quando cominciano a
germogliare, voi, guardando, riconoscete da voi stessi che l'estate è
ormai vicina. Così anche voi, quando vedrete accadere queste cose,
sappiate che il regno di Dio è vicino”, (Luca 21:29..31).
Quali cose dovranno accadere che indicheranno la vicinanza della sua presenza?
Prendiamo in esame le indicazioni della profezia ad una ad una.
Leggiamo: “Quando sentirete parlare di guerre e di rivoluzioni, non siate spaventati; perché bisogna che queste cose
avvengano prima; ma la fine non verrà subito”, (Lucas 21:9).
I secoli anteriori al ventunesimo, sono stati secoli turbolenti, dove le guerre
e le rivoluzioni hanno coinvolto un po’ tutti i paesi, sia europei che asiatici
e americani.
13 Elenchiamone solo alcuni
esempi:
♦ La guerra
dei cent'anni tra i regni di Francia e Inghilterra durò 116 anni, dal 1337
al 1453. Fu essenzialmente una lotta di potere tra i due regni, che riguardava
i territori britannici sul suolo francese, ed ebbe anche implicazioni
internazionali. La Francia stava ricuperando lentamente tutti i possedimenti
inglesi sul suolo francese, gli ultimi dei quali furono, la Normandia nel 1450
e l’Aquitania nel 1453. Anche se non fu firmato nessun trattato, il 1453 si
considera l'anno in cui finì la guerra. Il numero di morti totale fu di 3.500.000.
♦ La guerra
dei trent'anni fu una serie di conflitti armati che dilaniarono l'Europa
dal 1618 al 1648. I combattimenti si svolsero inizialmente e soprattutto nei
territori dell'Europa centrale appartenenti al Sacro Romano Impero Germanico,
ma coinvolsero in seguito la maggior parte delle potenze europee. Nella seconda
parte del periodo di guerra, i combattimenti si estesero alla Francia, ai Paesi
Bassi, all'Italia settentrionale e alla Catalogna. La guerra fu tra le più distruttive
della storia europea, con 4.000.000 di morti.
♦ La guerra
di successione spagnola fu un conflitto internazionale che durò dal 1701
fino alla firma del Trattato di Utrecht del 1713. Guerra che ebbe come prima
causa, la morte senza eredi di Carlo II di Spagna, ultimo rappresentante della
Casa d'Asburgo, che lasciò come conseguenza, l'instaurazione della dinastia
Borbonica sul trono di Spagna. La Guerra di Successione si trasformò in una
guerra civile, tra la fazione a favore dei Borboni e quella a favore degli
Austriaci. Gli ultimi focolai di questa guerra si estinsero, con la
capitolazione, alle forze del nuovo re di Spagna Filippo V, di Barcellona nel
1714 e di Maiorca nel 1715. Il numero di morti totale fu di circa 1.251.000.
♦ La guerra
dei sette anni fu un conflitto che si svolse tra il 1756 e il 1763 e
coinvolse le principali potenze europee dell'epoca, fra cui la Gran Bretagna,
la Prussia, la Francia, l'Austria e l'Impero russo. Questa guerra fu definita
da Winston Churchill come la prima vera "guerra mondiale", poiché fu
il primo conflitto della storia a essere combattuto non solo sul territorio
europeo, ma anche in varie parti del globo ove le potenze europee avevano dei
possedimenti coloniali. Il
numero di morti totale fu di circa 1.358.000.
♦ La guerra
d’indipendenza americana, chiamata anche rivoluzione americana, fu il
conflitto che, tra il 1775 e il 1783, oppose le tredici colonie nordamericane,
diventate in seguito gli Stati Uniti d'America, alla loro madrepatria, il Regno
di Gran Bretagna. Nel corso della guerra le potenze europee si schierarono su
diversi fronti, portando il conflitto anche nelle Antille, in India e in Europa:
la Francia, la Spagna e la Repubblica delle Sette Province Unite dei Paesi
Bassi, con i ribelli, mentre Hessen e Hannover in favore degli inglesi. Il
numero di morti totale fu di circa 620.000.
♦ La rivoluzione
francese fu un periodo di radicale sconvolgimento sociale, politico e culturale
intercorso tra il 1788 e il 1799. Le principali e più immediate conseguenze
della rivoluzione, furono la costituzione di un momento di cambiamento epocale
nella storia del mondo, e fu marcato dal numero di morti che oscilla tra i 2.000.000
e i 2.500.000 di persone.
♦ Guerre
napoleoniche è il termine usato per definire l'insieme dei conflitti che
opposero la Francia a varie coalizioni di stati europei tra il 1799 e il 1815,
nel periodo che vide l'ascesa al potere, il dominio e la caduta di Napoleone
Bonaparte. Il numero totale di morti fu di 9.746.400 fra combattenti e i civili
coinvolti.
♦ La guerra
di secessione americana, detta anche guerra civile americana fu combattuta
dal 12 aprile 1861 al 9 aprile 1865 fra gli Stati Uniti d'America e gli Stati
Confederati d'America (CSA), entità politica sorta dalla riunione confederale
di Stati secessionisti dall'Unione (USA). Il numero totale di morti fu di 617.528.
♦ La guerra
della triplice alleanza, nota anche come guerra paraguaiana nel 1865-1870,
fu il più sanguinoso conflitto della storia dell'America Latina. Fu combattuto
dal Paraguay contro le tre nazioni alleate di Argentina, Brasile, ed Uruguay.
Il numero di morti totale fu di 1.100.000.
♦ La prima
guerra mondiale, conosciuta anche come la Grande Guerra o Guerra di Trincea,
sconvolse il mondo tra il 28 luglio 1914 e l'11 novembre 1918, e vide impegnate
ventotto nazioni. A contrapporsi in quello che divenne il primo conflitto
mondiale, furono due grandi schieramenti: le Potenze alleate che comprendevano:
Gran Bretagna, Francia, Russia, Italia e Stati Uniti, e gli Imperi Centrali,
che comprendevano: Germania, Austria-Ungheria, Turchia e Bulgaria. Il numero
totale di morti fu di 26.000.000.
♦ La rivoluzione
Russa, che ebbe il suo culmine nell'ottobre 1917, fu la conseguenza finale
di una serie di eventi di natura sociale, economica e politica, di cui seppero
approfittare i bolscevichi. Tra il 1917 e il 1959, cioè nei primi quarantadue
anni di dominio comunista, le perdite umane dovute alle deportazioni nei campi
di sterminio, alle condanne ai lavori forzati, alle fucilazioni di massa o alle
carestie provocate dall'arresto e dalla deportazione di milioni di contadini
furono più di 60.000.000.
♦ La
seconda guerra mondiale è il conflitto nel quale furono coinvolti: Gran
Bretagna, Francia, Stati Uniti d’America e Unione Sovietica da una parte,
Germania, Italia e Giappone dall’altra. Durò dal 1 di settembre 1939 all'8
maggio 1945. Il numero totale di morti fu di 53.547.000.
♦ La rivoluzione
cinese, fu una trasformazione dell'assetto politico cinese che nel 1949
portò al potere il Partito comunista. Iniziato nel 1920, il processo
rivoluzionario si concluse circa trent'anni dopo con la sconfitta dei nazionalisti
e la vittoria dei comunisti, con la salita al potere di Mao Tse-tung. Il
bilancio dei morti nei circa trenta anni di dominio di Mao Tse-tung è stato di
circa 80.000.000.
Capitolo 4
14 Alla fine dell’esposizione di questa
breve analisi, anche se non tiene in conto i molti altri conflitti che hanno
insanguinato il pianeta, una cosa sembra assolutamente certa, la profezia di
Gesù “sentirete parlare di guerre e di rivoluzioni”
si è adempiuta, non prima del 1914, ma a cominciare dai suoi giorni fino ai
nostri. Tutto ciò si è avverato puntualmente nel corso della storia umana. Anche
la prima e la seconda guerra mondiale, le rivoluzioni Russa e cinese, sempre
rientrano, nel contesto della profezia: “sentirete
parlare di guerre e di rivoluzioni”. Tutti i tentativi,
per limitare nel tempo le parole di Gesù, restringendone l'applicazione prima
del 1914, hanno contro di sé l'evidenza della Storia, e sono quindi, destinati
a fallire. Mentre che i veri segnali che dimostrano “che egli è vicino, proprio alle porte”, sono quelli descritti
in Matteo 24:7, Marco 13:8 e Luca 21:10..11.
Prendiamo in
esame il vangelo di Luca capitolo 21 versetti 10 e 11.
Traduzione
interlineare:

Traduzione
letterale:
“Allora, disse loro: sorgerà etnia contro etnia e regno
contro regno, vi saranno grandi catastrofi naturali, e in vari luoghi vi
saranno epidemie e carestie”. (Luca 21:10..11)
Traduzione
enfatica:
“Allora, disse loro: sorgerà nazione contro se stessa e regno
contro se stesso, vi saranno grandi catastrofi naturali, e in vari luoghi vi
saranno epidemie e carestie”.
15 Perché abbiamo tradotto “nazione contro se stessa e regno contro se stesso”?
In Luca al
capitolo 11 versetti 17 e 18, incontriamo una
dichiarazione simile che supporta l’esattezza di questa traduzione.
Vediamone la
traduzione interlineare:

La traduzione
letterale:
“Ogni regno diviso contro se stesso sarà desolato e casa contro casa cade,
e se anche Satana è diviso contro se stesso, come manterrà in piedi il suo
regno?”
E la traduzione
enfatica:
“Ogni regno diviso contro se stesso sarà desolato e casa contro se stessa cade.
Ora, se anche Satana è diviso contro se stesso, come potrà stare in piedi il
suo regno?”
16 La prima domanda che dobbiamo
farci è questa: Perché Gesù fece una distinzione fra “guerre
e rivoluzioni” e “nazione contro se stessa e
regno contro se stesso”?
Risulta evidente
che indicava due cose completamente differenti. In che senso differenti?
Analizziamo con
accuratezza le parole di Gesù riguardanti questa profezia, in un primo tempo
disse: “Quando sentirete parlare di guerre e di rivoluzioni
(πολέµους καὶ ἀκαταστασίας), non siate
spaventati; perché bisogna che queste cose avvengano prima”. Y termini usati da Luca “πολέµους, polemous” e “ἀκαταστασίας, akatastasias”, non si riferiscono, come sostengono
alcuni, solo ad avvenimenti di limitate dimensioni, dai quali esulerebbe la
prima guerra mondiale, ma piuttosto, con questi due termini s’identifica
qualsiasi guerra o rivoluzione, indipendentemente dal numero di nazioni
coinvolte e dalla sua durata. Allora in che cosa differisce la successiva
dichiarazione: “Sorgerà nazione contro se stessa e
regno contro se stesso”? Differisce nel fatto che nel tempo che precede
il ritorno di Cristo, il più grande problema sarà quello delle rivoluzioni
etniche e sociali, la disgregazione nazionale e il terrorismo, “sorgerà nazione contro se stessa e regno contro se stesso”.
Cosa che già si avverte in molte parti del mondo.
17 Una conferma dell’esatta
traduzione della profezia in esame la troviamo nel libro di Apocalisse, che è
una: “Rivelazione che Gesù Cristo ricevette da Dio… …e
per mezzo del suo angelo, l’ha fatta conoscere mediante visioni simboliche al
suo servitore Giovanni”. (Apocalisse 1:1) Nel sesto
capitolo incontriamo la visione di 4 cavalieri che appaiono prima dell’inizio
del “gran giorno della sua ira”. (Apocalisse
6:17) In questo caso, prendiamo in esame il secondo cavaliere,
leggiamo: “Ed apparve un altro cavallo di colore rosso
fuoco, a colui che lo cavalcava fu consegnata una grande spada e gli fu dato
il potere di togliere la pace dalla terra, affinché gli uomini si
uccidessero gli uni gli altri”. (Apocalisse 6:4) In
realtà, sia questa visione profetica che le profezia che Gesù diede agli
apostoli sul monte degli ulivi si riferiscono agli stessi avvenimenti che
precederanno gli ultimi giorni dell’età presente, e presentano avvenimenti
simili a quelli predetti dal profeta Isaia contro L’Egitto, nel capitolo 19 del
suo libro.
Vediamo in
dettaglio la profezia:

Traduzione:
“Inciterò Egitto contro Egitto, si solleverà ognuno contro suo fratello, ognuno contro il suo compagno, città contro città, regno contro regno”.
Se
consideriamo quello che dice Apocalisse capitolo 11 versetto 8,
quando identifica questo mondo come la: “grande città,
che simbolicamente è chiamata Sodoma ed Egitto”, ci rendiamo conto che Isaia
19:2 ha il suo completo adempimento oggi giorno, quindi non solo la
profezia è parallela alle precedenti citate, ma ci aiuta nella loro
comprensione.
Capitolo 5
18 Ora continuiamo con l’analisi
del segno composto di Luca 21:11
Prendiamo in
esame la parte, dove Gesù dice:
“…σεισµοί τε
µεγάλοι καὶ κατὰ
τόπους λοιµοὶ
καὶ λιµοὶ ἔσονται”,
“… seismoi te megaloi kai
kata topous loimoi kai limoi esontai”,
“… Vi saranno grandi catastrofi naturali, e in vari
luoghi vi saranno epidemie e
carestie
Prima di tutto
chiediamoci, perché abbiamo tradotto il termine “σεισµοί, seismoi” come catastrofi naturali e
non semplicemente terremoti? Questo termine nel greco koinè, greco nel quale è
stato scritto il Nuovo Testamento, significa: “scuotimento,
catastrofe naturale”, in Matteo 8:24 incontriamo lo stesso
termine che in molte versioni è stato tradotto tempesta o burrasca:
“καὶ ἰδοὺ σεισµὸς µέγας ἐγένετο
ἐν τῇ θαλάσσῃ........”,
“kai idou seismos megas egeneto
en têi thalassêi….....”,
“Ed ecco scatenarsi nel mare una grande tempesta…”.
19 Vediamo in questo periodo,
grandi catastrofi naturali, con una frequenza e grandezza insolita, dimostrando
che il ritorno del Signore è vicino? Certamente, le catastrofi naturali stanno
colpendo oltremodo il nostro pianeta. In questi ultimi decenni, abbiamo
assistito a una loro intensificazione. Terremoti, alluvioni e tsunami, sono
eventi che secondo molti ricercatori, sono aumentati in maniera esponenziale,
sia nella frequenza che nella distruttività.
Il rapporto 2012
del Segretariato dell’International Strategy for Disaster Reduction delle
Nazioni Unite, afferma che negli ultimi venti anni, i terremoti, gli uragani, le
temperature estreme e le alluvioni, hanno provocato la morte di milioni di
persone.
Le persone che
sono state colpite dalle catastrofi naturali, dal 1992 al 2011 sono: per causa
dalle alluvioni 2.437.000, della siccità 1.141.000, degli uragani 628.000, dei
terremoti 759.708, delle temperature estreme 156.770. Daniel Sarewitz,
Professore di Scienza e Società presso l'Arizona State University, ha
dichiarato: “Il mondo ha assistito a un
notevole incremento di queste ‘catastrofi naturali’, da 100 all'anno negli anni
60 alle 500 all’anno a principio del 2000”,
ed il professore colombiano Omar Dario Cardona, dalla Universidad de
los Andes in Bogotà, e Direttore del Centro per lo Studio delle catastrofi,
ha detto alla BBC, in risposta alla domanda: “possiamo
aspettarci catastrofi naturali prossimamente?”:
“Vediamo che non solo la gravità dei
fenomeni causanti catastrofi naturali aumenterà, ma aumenterà anche la loro frequenza”.
Seguiamo il nostro esame della
profezia:
20 “… in
vari luoghi vi saranno epidemie… ”.
Si
definisce epidemia (dal greco επί-δήμος, epi-demos,
letteralmente: contro il popolo), una malattia infettiva che colpisce una
collettività d’individui e
che causa un numero di casi in aumento rispetto ai valori normali. È il termine utilizzato
dalla sanità pubblica per
riferirsi a una patologia
che contagia un gran numero di persone.
Nel
nostro tempo sta succedendo qualcosa che può definirsi epidemia? Certamente!
Nonostante
i progressi della scienza medica, ogni anno, cancro, AIDS, malaria, e altre
malattie infettive, vecchie e nuove, sono responsabili della morte di
innumerevoli persone. Stanno aumentando vertiginosamente, la tubercolosi, che
si credeva ormai debellata, le malattie autoimmuni, quelle legate a stati
immunodepressivi e le malattie allergiche, inoltre le patologie cardiovascolari
si stanno diffondendo a tal punto che la letteratura internazionale le paragona
a uno tsunami. L’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), o WHO,
(World Health Organization), riporta che 450 milioni di persone nel mondo
sono affette da problemi mentali, neurologici o comportamentali. I disturbi mentali
e l’aumento del numero dei malati cronici stanno creando un’emergenza per il
sistema sanitario mondiale.
Il
professor Alexander Tomasz della Rockefeller University di New York, dopo
aver raccolto una grande quantità di dati, disse che stiamo per entrare nell'era
post antibiotica, nella quale malattie oggi considerate banali diventeranno
letali, e sostenne che gli scienziati, si aspettano nei prossimi anni, "una
vera e propria catastrofe medico sanitaria". La questione della
resistenza agli antibiotici ha assunto negli ultimi anni grande rilevanza: l’ECDC
(Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie), ritiene che
la resistenza agli antibiotici rappresenti, nell’ambito delle malattie
infettive, la più grande minaccia per il futuro.
Tutto
questo, avviene in adempimento della profezia di Gesù: “… in vari luoghi
vi saranno epidemie… ”, e di Apocalisse 6:8: “Apparve un cavallo di
colore verde pallido, il nome di colui che lo cavalcava era la ‘Morte’ mentre
l’Ades (la tomba) lo seguiva da vicino, fu data loro autorità sulla quarta
parte della terra, per uccidere… con la mortalità.
21 “… in
vari luoghi vi saranno… carestie”.
Attualmente, nel
mondo una persona su otto soffre la fame, lo evidenzia la FAO (Food and
Agriculture Organization),
nel rapporto sulla fame nel mondo, "Sofi 2012", dell’agenzia State of Food Insecurity in the World, rapporto redatto da PAM (World Food Program) e IFAD (International Fund for
Agricultural Development),
da cui risulta che sono 870 milioni complessivamente le persone che soffrono la
fame nel mondo, e che circa 200 milioni di bambini sotto i 5 anni soffrono di
malnutrizione, situazione responsabile di oltre un caso di mortalità infantile
su tre. Secondo le Nazioni Unite, ogni anno muoiono di fame, trentasei
milioni di persone, che vuol dire 100.000 al giorno, circa una persona al
secondo. La direttrice della rappresentanza del PAM a Ginevra nel
seminario intitolato “Lottare insieme contro la Fame”, ha detto che “La fame uccide, ogni anno, più persone dei virus che
trasmettono l’Aids, la malaria e la tubercolosi”.
Nel
rapporto della FAO del
2011, l’Agenzia Brasiliana della FAO e il PAM, hanno informato la
comunità internazionale sulla situazione della fame nel mondo, considerata preoccupante
e drammatica. La situazione attuale è ancora più tragica a causa, dell’aumento
dei prezzi degli alimenti che aumentano contemporaneamente all’aggravamento
della crisi economica internazionale, e alla crescita demografica di circa
ottanta milioni di nuove bocche da sfamare ogni anno. Alla pressione
demografica, si aggiungono gli imprevedibili e spesso estremi fenomeni
meteorologici, causati dal riscaldamento globale e dal cambiamento climatico,
che nelle regioni agricole, vitali per il mondo, stanno devastando le colture, dando
inizio a una crisi alimentare globale. Tutto questo in adempimento della
profezia: “… in vari luoghi vi saranno… carestie”.
Secondo la nota
informativa della giornata mondiale dell’alimentazione “Tele Food 2011” “Fra il
2005 e il 2008, i prezzi mondiali degli alimenti di base hanno raggiunto i
livelli più alti da 30 anni a questa parte. Negli ultimi diciotto mesi del
periodo considerato, il prezzo del mais è aumentato del 74%, mentre quello del
riso è quasi triplicato, con un incremento complessivo del 166%”.
Nel
libro dell'Apocalisse leggiamo: “… una voce in mezzo ai quattro esseri viventi
disse: Una misura di frumento per un denaro e tre misure d'orzo per un denaro
…” (Apocalisse
6:6) Queste parole indicano che nel tempo descritto dalla profezia, una
piccola quantità di alimenti basici costerebbero l’equivalente del salario di
un giorno, (un denaro).
Capitolo
6
22 Poiché le parole di Gesù si
riferiscono al segnale della fine dell’età presente, e alla sua venuta, nazione
contro se stessa e regno contro se stesso, insieme alle catastrofi naturali,
alle epidemie e alle carestie in vari luoghi, ci fanno comprendere “che egli è vicino, proprio alle porte”. Tuttavia,
a una cosa dobbiamo fare attenzione, nessuno può calcolare il tempo nel quale
il Signore verrà. Paolo avvisò: “… poiché sapete molto
bene, che il Giorno del Signore viene come un ladro nella notte”, (1Tessalonicesi
5:2) e per ben due volte Gesù avvertì i discepoli: “Quanto a quel giorno e a quell'ora, nessuno lo sa, neanche
gli angeli del cielo e neppure il Figlio, ma solo il Padre” e ancora: “Non spetta a voi conoscere il tempo, che secondo la sua
autorità, il Padre ha stabilito”. (Matteo 24:36; Atti 1:7).
Al margine di
tutto questo, adesso è il tempo di prestare la massima attenzione alle parole
di Gesù: “State bene attenti che i vostri cuori non
siano aggravati da gozzoviglie, ubriachezze e dalle preoccupazioni di questa
vita e quel giorno non vi piombi addosso all’improvviso come un laccio, perché
si abbatterà sopra tutti coloro che abitano sulla faccia di tutta la terra.
Vegliate e pregate in ogni momento, perché abbiate la forza di sfuggire a tutto
ciò che deve accadere, e di comparire davanti al Figlio dell'uomo”. (Luca 21:34..36)
23 Rimarrà qualcuno in vita sulla
Terra dopo la fine del presente sistema mondiale?
Certamente!
Comunque Gesù avverte coloro che lo attendono in quel giorno, che: “Allora, vi sarà una
grande tribolazione, quale non v'è stata dal principio del mondo fino ad ora,
né mai più vi sarà. Se quei giorni non fossero stati abbreviati, nessuno
scamperebbe; ma, a causa degli eletti, quei giorni saranno abbreviati“. (Matteo 24:21..22)
La
fine dell’attuale sistema mondiale non sarà il risultato di una distruzione
mediante una guerra nucleare, ma sarà causato da una grande tribolazione che
include, non Armageddon, come asseriscono alcuni, perché Armageddon è una
località, ma come si legge in Apocalisse capitolo 16 versetti 14
e 16, la “Guerra del gran giorno di Dio Onnipotente”. Questa guerra non
distruggerà la Terra né causerà la fine di tutta l'umanità. La Scrittura dice
che dopo di questo, tutti i principi del cielo s’inchineranno davanti a Dio e
gli renderanno omaggio, dicendo: “Ti ringraziamo, SIGNORE Iddio Onnipotente, che sei e che eri,
perché esercendo il tuo gran potere hai stabilito il tuo regno, le nazioni si
adirarono, ma venne l’ira tua ed il tempo di giudicare i morti, di dare la
ricompensa ai tuoi servitori i profeti, ai santi e a quelli mostrano rispetto
per il tuo nome modesti e potenti, e di distruggere coloro che
distruggono la terra“. (Apocalisse 11:16..18)
24 Sin dai tempi
antichi, Dio ha dichiarato il suo proposito per la terra per mezzo dei suoi
profeti, molti parlano di una terra, dove regna la pace sulla quale dimorano i
giusti, e da dove saranno
estirpati e distrutti coloro che preferiscono il
male e l'ingiustizia.
Per
esempio, leggiamo nei Proverbi di Salomone:
“Gli uomini retti
abiteranno la terra, quelli che sono integri vi rimarranno; ma gli empi
saranno sterminati dalla terra, gli sleali ne saranno estirpati “. (Proverbi
2:21..22)
Anche
Davide scrisse:
“Poiché Yahùh ama la giustizia e non abbandona i suoi santi, essi saranno
salvaguardati per sempre, ma la discendenza degli empi sarà sterminata. I giusti
erediteranno la terra e l'abiteranno per sempre... Spera in Yahùh e segui
la sua via, egli ti esalterà perché tu possieda la terra, e veda lo sterminio
degli empi”. (Salmo 37:28..29, 34)