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Imposizione delle mani

(greco: ἐπιθέσεώς τε χειρῶν, epitheseôs te cheirôn)

 

Cuadro de texto:

   1 Fra i punti che costituiscono le dottrine o verità fondamentali dell’insegnamento cristiano, l’autore dell’epistola agli Ebrei cita nel capitolo sesto l’imposizione delle mani: “Per questa ragione, ora che abbiamo superato l’insegnamento basico riguardo al Cristo, dovremmo fare progresso verso la maturità, senza soffermarci di nuovo sulle verità fondamentali, quali: il ravvedersi dalle opere che conducono alla morte, la fede in Dio, l’insegnamento riguardo ai battesimi, l’imposizione delle mani, la risurrezione dei morti e il giudizio universale”. (Ebrei 6:1..2) Questo gesto risale ai tempi biblici dove è menzionato fin dai primi libri dell’Antico Testamento. Per comprendere il suo significato dobbiamo rivolgere la nostra attenzione alla Scrittura, e dalla Scrittura in primo luogo comprendiamo che questo gesto non ha in se nulla di magico, le mani non hanno alcun potere intrinseco, è Dio che convalida o esaudisce la richiesta.

 

       2 L’imposizione delle mani è un gesto emblematico che nei tempi biblici ebbe diversi significati:

v        Benedizione

v        Impartire doni spirituali mediante lo spirito santo

v        Guarire malati

v        Trasmissione di autorità per una missione speciale

Un esempio nel quale l’imposizione delle mani significò una speciale benedizione, fu quando Giacobbe benedisse Efraim e Manasse, in Genesi leggiamo: “E Israele stese la sua mano destra e la posò sul capo di Efraim, che era il più giovane, e posò la sua mano sinistra sul capo di Manasse, incrociando le mani; perché Manasse era il primogenito. Benedisse Giuseppe e disse: «Il Dio alla cui presenza camminarono i miei padri Abramo e Isacco, il Dio che è stato il mio pastore da quando esisto fino a questo giorno, l'angelo che mi ha liberato da ogni male, benedica questi ragazzi! Siano chiamati con il mio nome, con il nome dei miei padri, Abramo e Isacco, e si moltiplichino abbondantemente sulla terra!»”. (Genesi 48:14..16) Anche nei vangeli è riportato il caso in cui Gesù benedisse dei fanciulli, in Matteo leggiamo: “Gli presentavano dei bambini perché li toccasse, ma i discepoli li sgridavano. Gesù, al vedere questo, s'indignò e disse loro: «Lasciate che i bambini vengano a me e non glielo impedite...». E prendendoli fra le braccia, li benediceva imponendo le mani su di loro”. (Marco 10:13..16)

 

       3 La trasmissione dei doni dello spirito santo avveniva esclusivamente tramite Gesù o gli apostoli. Citiamo tre casi riportati da Luca negli Atti degli apostoli; il primo riguarda i samaritani che dopo essere stati battezzati ricevettero lo spirito santo solo tramite gli apostoli Pietro e Giovanni, leggiamo: “Ora gli apostoli, che erano in Gerusalemme, quando seppero che la Samaria aveva ricevuto la parola di Dio, mandarono Pietro e Giovanni. I quali scesero, e pregarono per loro affinché ricevessero lo spirito santo, perché non era ancora disceso su nessuno di loro, soltanto, avevano ricevuto il battesimo nel nome del Signore Gesù. Quindi, imposero le mani su di loro, e ricevettero lo spirito santo”. (Atti 8:14..17) Il secondo caso riguarda Saulo di Tarso, colui che divenne l’apostolo Paolo. In questo caso, fu per intervento diretto di Gesù, che inviò Anania, in Atti degli apostoli leggiamo: “Anania andò, ed entrò in quella casa, e imponendogli le mani disse: «Fratello Saulo, il signore Gesù, che ti è apparso sulla via per la quale venivi, mi ha mandato affinché ricuperi la vista, e sia ripieno di spirito santo»”. (Atti 9:17) Il terzo caso riguarda i discepoli di Efeso, al capitolo diciannove sempre degli Atti, leggiamo: “Udito questo, furono battezzati nel nome del signore Gesù, e non appena Paolo ebbe imposto loro le mani, lo spirito santo scese su di loro, ed essi parlavano in lingue e profetizzavano”. (Atti 19:5..6)

 

       4 L'imposizione delle mani era il gesto che Gesù ripeteva spesso, come quando trovandosi presso il mare di Galilea, Giairo, uno dei capi della sinagoga, chiese a Gesù: “La mia bambina sta morendo; vieni a imporle le mani affinché sia salva e viva”. (Marco 5:22..23) In un’altra occasione, gli presentarono un sordomuto “pregandolo di imporgli le mani”. (Marco 7:32) E come conferma Luca nel suo vangelo: “Al tramontar del sole, tutti quelli che avevano dei sofferenti di varie malattie, li conducevano a lui, ed egli li guariva, imponendo le mani su ciascuno di loro”. (Luca 4:40) In seguito anche Paolo guariva i malati imponendo su di loro le mani, come nel caso del padre di Publio, il magistrato principale dell'isola di Malta: “Il padre di Publio, era a letto colpito da febbre e da dissenteria. Paolo andò a trovarlo, e dopo aver pregato, gli impose le mani e lo guarì”. (Atti 28:8..9)

 

     5 Anche la trasmissione di autorità per svolgere un servizio nella comunità avveniva mediante l’imposizione delle mani. Ad esempio, in tempi biblici i sacerdoti, venivano consacrati in questo modo al servizio del Signore Yahùh: “Farai avvicinare i Leviti davanti a Yahùh e i figli d'Israele imporranno le mani sui Leviti”. (Numeri 8:10) Anche che nel caso di Giosuè, Mosè impose le mani su di lui per conferirgli l’autorità, quale suo successore: “Yahùh disse a Mosè: «Prendi Giosuè, figlio di Nun, uomo in cui è lo spirito; imporrai le mani su di lui; lo farai comparire davanti al sacerdote Eleazaro e davanti a tutta la comunità, gli darai i tuoi ordini in loro presenza, e lo farai partecipe della tua autorità, affinché tutta la comunità dei figli d'Israele gli obbedisca” (Numeri 27:18..20). Gli Apostoli imposero le mani su coloro che vennero scelti quali diaconi, per il ministero nella comunità primitiva: “Scelsero Stefano, uomo pieno di fede e di spirito santo, Filippo e Procoro, Nicanore e Timone, Parmena e Nicola, proselito di Antiochia. Li presentarono agli apostoli, i quali, dopo aver pregato, imposero su di loro le mani”. (Atti 6:5..6) Anche nel caso di Paolo e Barnaba quando furono scelti per la missione apostolica, Luca scrive che: “Mentre servivano pubblicamente Yahùh e digiunavano, lo spirito santo disse: «Mettetemi da parte Barnaba e Saulo per l'opera alla quale li ho chiamati». Quindi, dopo aver digiunato, pregato e imposto loro le mani, li lasciarono andare”. (Atti 13:2..3) Paolo scrisse a Timoteo, ben due volte per ricordargli l’importanza di questo atto che era alla radice della sua missione: Ti ricordo di mantenere il vigore del dono di Dio che ti fu impartito con l'imposizione delle mie mani”. (2Timoteo 1:6) e ancora: "Non trascurare il privilegio che hai che ti è stato conferito, per indicazioni di profeti, mediante l'imposizione delle mani da parte degli Anziani", (1Timoteo 4:14) Inoltre Paolo consiglia a Timoteo: “Non imporre le mani con leggerezza su qualcuno per non farti complice dei peccati altrui, mantieniti puro!”. (1Timoteo 5:22)

 

       6 Quello che abbiamo considerato, riguarda i tempi biblici fino alla congregazione del primo secolo. La domanda che dobbiamo proporci è la seguente:

Attualmente che applicazione ha questo gesto emblematico?

Da quando la primitiva Congregazione apostolica cessò di esistere, fra il primo e secondo secolo, possiamo rispondere che non ha nessuna applicazione. Nell’anno 64 Pietro aveva profetizzato: “Dato che tutto sta per terminare, pregate e siate prudenti e vigilanti”, (1Pietro 4:7) e nell’anno 98 poco prima della sua morte Giovanni, l’ultimo degli apostoli, annunciò la fine della Congregazione apostolica con queste parole: “Figlioli, questa è l'ultima ora. E come avete udito che deve venire l'anticristo, così ora, molti anticristi sono apparsi. Da questo sappiamo che è l'ultima ora”. (1Giovanni 2:18) Quando Giovanni afferma che “molti anticristi sono apparsi”, rivela che alla fine di quel primo secolo, le verità fondamentali", che comprendono l’imposizione delle mani, a causa di questi anticristi, incominciavano ad essere stravolte da molte interpretazioni discordanti. Quindi, fino al ritorno di Gesù, quando: manderà i suoi angeli con gran suono di tromba per riunire i suoi eletti dai quattro venti, da un capo all'altro dei cieli”, (Matteo 24:31) occasione nella quale riporterà in vita la sua Congregazione, il gesto dell’imposizioni delle mani non ha nessun valore.