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Il regno di Dio: Realtà o Allegoria?

 

    1 Gli avvenimenti che succedono ogni giorno nel mondo, dimostrano che nonostante i tentativi fatti durante millenni, l’umanità non ha potuto raggiungere la pace, il benessere e la felicità durevoli. La Bibbia rivela che questo è dovuto al fatto che l’umanità ha rifiutato l’autorità del Creatore, cercando con ogni mezzo una forma di autogoverno efficace e stabile, senza poterlo conseguire. Nessun governo umano ha mai potuto soddisfare in maniera permanente i propri sudditi con rettitudine, giustizia e imparzialità.

Nonostante che durante gli ultimi due secoli, l’umanità abbia sviluppato abilità scientifiche e tecnologiche senza precedenti, non ha potuto eliminare tutte le malattie e ancor meno la morte che causa grande angoscia. Nonostante i grandi sforzi fatti dalle autorità di tutto il mondo, la miseria e la criminalità aumentano ancor più rapidamente dell’indice di crescita della popolazione umana. Assistiamo all’impegno delle nazioni per sviluppare armamenti sempre più sofisticati a causa del crescente mercato, provocato dall’aumento di guerre e rivoluzioni in un luogo dopo l’altro. La tecnologia affiancata all’avidità dell’uomo, provoca l’inquinamento in grande scala dell’aria, l’atmosfera e l’acqua, mentre la desertificazione del suolo aumenta ad un ritmo impressionante.

L’impossibilità di soddisfare le necessità basiche, spinge migliaia di persone che fuggono dalla guerra e dalla miseria, ad abbandonare il proprio paese senza una meta precisa, con la speranza di trovare un luogo stabile dove poter vivere in pace con la propria famiglia.

Per questo, le parole del re Salomone, ancor oggi risultano appropriate quando dice: “Ho visto tutto questo e ho posto mente a tutto quello che si fa sotto il sole, quando l'uomo domina sugli uomini per loro sventura. (Ecclesiaste 8:9)

 

Possiamo chiederci: Esiste una soluzione a tutto ciò?

 

    2 Certamente che esiste! Nelle Scritture non solo si rivela come, ma si danno a conoscere in dettaglio il tempo ed il modo che Dio ha stabilito per giungere ad una soluzione definitiva. Nonostante che possa sembrare che il tempo stabilito tardi eccessivamente, possiamo essere  sicuri che verrà e che tutte le promesse di Dio si adempiranno. Solo lui conosce esattamente il momento che ha stabilito per portare a termine il suo proposito. Con rispetto a questo, il profeta Daniele scrive: “Sia benedetto il nome di Dio per i secoli dei secoli, perché a lui appartengono la sapienza e la potenza ... Svela cose profonde e occulte e sa quel che è celato nelle tenebre e presso di lui è la luce”. (Daniele 2:20,22)

Riferendosi a quel tempo, Matteo e Marco affermano che Gesù disse: “Quanto a quel giorno e a quell’ora, nessuno lo sa, neanche gli angeli del cielo e neppure il Figlio, ma solo il Padre. (Matteo 24:36 e Marco 13:32) E scrivendo ai discepoli, Pietro afferma: “Il SIGNORE non ritarda nell'adempiere la sua promessa, come alcuni pensano, ma usa pazienza verso di noi, non volendo che alcuno sia distrutto, affinché tutti abbiano l’opportunità di giungere alla conversione”. (2Pietro 3:9)

 

    3 Tutte le cose inerenti a questa promessa e al suo adempimento, sono considerate per gli scrittori della Bibbia, come un sacro segreto, ciò nonostante, per mezzo del profeta Amos, Dio disse: “In verità, il Signore non fa cosa alcuna senza aver rivelato il suo consiglio ai suoi servitori, i profeti”. (Amos 3:7) E l’apostolo Paolo conferma queste parole scrivendo: “In armonia alla sua generosa benignità, egli ci ha dato, la sapienza e il discernimento necessari, per intendere il suo sacro segreto, cioè, la disposizione che egli prese in anticipo, affinché, al giungere il tempo prestabilito, riunisse di nuovo tutte le cose che sono nei cieli e sulla terra sotto l’amministrazione del Cristo”. (Efesini 1:7..10) Per tanto possiamo essere sicuri che le informazioni necessarie per poter conoscere la soluzione definitiva ai problemi che angosciano l’umanità, si trovano nelle Scritture.

 

Analizziamo a questo proposito la Bibbia.

 

    4 Circa 730 anni prima di Cristo, il profeta Isaia scrisse: “Poiché un bambino è nato per noi, ci è stato dato un figlio. Sulle sue spalle è il segno della sovranità ed è chiamato: Consigliere ammirabile, poderoso Divino, Padre per sempre, Principe della pace; grande sarà il suo dominio e la pace non avrà fine sul trono di Davide e sul regno, che egli viene a consolidare e rafforzare con il diritto e la giustizia, ora e sempre; questo farà lo zelo del Signore degli eserciti”. (Isaia 9:5..6)

Secoli prima che Isaia fosse inspirato a scrivere queste parole, Dio aveva parlato figurativamente di queste regno, quando dopo la ribellione dell’uomo in Eden che rifiutò il suo governo, disse dirigendosi al primo e principale nemico della sua sovranità: “Io porrò inimicizia fra te e la donna, fra la tua discendenza e la sua discendenza: questa ti schiaccerà la testa e tu le insidierai il calcagno”. (Genesi 3: 15) Questa profezia registrata da Mosè nel libro di Genesi, racchiude una segreta allegoria che fu poco a poco svelata ai suoi servitori. Una indicazione del suo significato la incontriamo nella promessa che Dio fece ad Abramo, quando disse: “Farò di te un grande popolo e ti benedirò, renderò grande il tuo nome e diventerai una benedizione. Benedirò coloro che ti benediranno e coloro che ti malediranno maledirò e in te si diranno benedette tutte le famiglie della terra. (Genesi 12:2..3) Quindi la benedizione di tutte le famiglie della terra avrà il suo compimento mediante la promessa fatta ad Abramo, che come dice Paolo: “Per fede, egli soggiornò nel paese della promessa come straniero, dimorando in tende con Isacco e Giacobbe eredi con lui della medesima promessa, e rimase in attesa della città che ha reali fondamenta, della quale l’architetto e costruttore è Iddio”. (Ebrei 11:9..10) Questa città si menziona anche nel libro di Apocalisse, dove viene chiamata la “Nuova Gerusalemme”, relazionandola con il regno dei cieli o il regno di Dio.

 

    5 Dopo aver rivelato che la promessa di benedizione per tutte le famiglie della terra si sarebbe compiuta tramite la discendenza di Abramo, iddio, per conferire un senso di immutabilità alla sua promessa, aggiunse un giuramento. Leggiamo: “Poi l'angelo di Yahùh chiamò dal cielo Abramo per la seconda volta e disse: Giuro per me stesso, oracolo di Yahùh: perché tu hai fatto questo e non mi hai rifiutato tuo figlio, il tuo unico figlio, io ti benedirò con ogni benedizione e renderò molto numerosa la tua discendenza, come le stelle del cielo e come la sabbia che è sul lido del mare; la tua discendenza si impadronirà delle città dei nemici. Saranno benedette per la tua discendenza tutte le nazioni della terra, perché tu hai obbedito alla mia voce”. (Genesi 22:15..18)

L’apostolo Paolo commenta in questo modo questa scrittura: “Perciò Iddio, volendo mostrare più chiaramente, agli eredi, l’irrevocabilità della sua decisione, intervenne con un giuramento; affinché, per mezzo di due atti immutabili, nei quali è impossibile che Iddio menta, noi, che afferriamo saldamente la speranza che ci è stata posta dinanzi, avessimo un grande incoraggiamento”. (Ebrei 6:17..18)

 

    6 Perciò, in chi si compie la promessa che fu fatta ad Abramo ed in chi si adempie la profezia del capitolo nono del libro di Isaia? Paolo risponde a queste domande nella sua lettera ai galati, quando scrive: “Ora, la promessa fu fatta ad Abramo e alla sua progenie. Non dice: “E alle progenie”, come se si trattasse di molte, ma come parlando di una sola dice: “E alla tua progenie”, che è il Cristo”. (Galati 3:16) E dato che Gesù Cristo è il principale della progenie di Abramo e colui mediante il quale tutte le nazioni saranno benedette, il beneficio del suo ministero non poteva rimanere limitato alla nazione di Israele; l’apostolo Paolo chiarisce questo dicendo: “Così, mediante Cristo Gesù, la benedizione di Abramo ha potuto giungere alle persone delle nazioni, affinché, divenissero partecipi mediante la fede, della promessa dello Spirito”. (Galati 3:14) Dirigendosi poi ai discepoli delle nazioni, aggiunge: “ Se appartenete al Cristo, siete dunque discendenza d’Abramo ed eredi secondo la promessa”. (Galati 3:29)

 

    7 Per tanto risulta evidente che coloro i quali sono eredi della promessa appartengono al corpo di Cristo, sarebbe a dire al gruppo o equipe il cui capo è Cristo. Questo è il ‘corpo’ che Paolo identifica come progenie di Abramo in Galati 3:16, e designa come ‘il Cristo’.

Domandiamoci adesso: quale è l’eredità che Dio ha preparato per gli eredi della promessa ed il loro capo Gesù? Paolo scrive nella sua lettera ai discepoli di Roma: “Non in virtù della Legge, Abramo e la sua discendenza, ricevettero la promessa che sarebbero stati eredi del mondo, ma in virtù della giustificazione che deriva dalla fede”. (Romani 4:13)

Però chi sono questi eredi? E da dove vengono? Di nuovo le parole di Paolo ci aiutano a comprenderlo quando scrive: “E pertanto, quando dice: “Siedi alla mia destra, fino a che ponga i tuoi nemici come sgabello dei tuoi piedi”, non si dirige agli angeli, perché, essi sono tutti spiriti incaricati di un ministero, inviati per servire, a favore di coloro che sono comprati mediante riscatto. (Ebrei 1:13..14)

 

    8 Quando Cristo, come dice la Scrittura, “Dopo che ebbe compiuto la purificazione dei peccati, mediante il sacrificio di espiazione, si è seduto alla destra della divina Maestà nel più alto dei cieli”, (Ebrei 1:3) ottenne per mezzo del suo sacrificio di riscatto, un numero determinato di persone affinché compartissero con lui la responsabilità del regno che suo Padre gli ha concesso. In armonia con questo, durante l’ultima cena stabilì un patto con i suoi dodici apostoli, i primi ad essere eletti per questo ministero, dicendo: “I re delle nazioni le governano, e coloro che hanno il potere su di esse si fanno chiamare benefattori. Per voi però non sia così; ma chi è il più grande tra voi diventi come il più piccolo e chi governa come colui che serve. Infatti chi è più grande, chi sta a tavola o chi serve? Non è forse colui che sta a tavola? Eppure io sto in mezzo a voi come colui che serve. Voi siete quelli che avete perseverato con me nelle mie prove; e io preparo per voi un regno, come il Padre l'ha preparato per me, perché possiate mangiare e bere alla mia mensa nel mio regno e siederete in trono a giudicare le dodici tribù di Israele”. (Luca 22:25..30)

Dopo il giorno di Pentecoste, Dio ha eletto altri figli perché formino parte del regno, uomini che come scrive Paolo: “… egli preconobbe, li ha pure prescelti per essere modellati a somiglianza di suo Figlio, affinché egli sia il primogenito fra molti fratelli”. (Romani 8:29)

 

    9 L’apostolo Giovanni scrive nel primo capitolo della rivelazione che Gesù gli trasmise: “Giovanni, alle sette congregazioni che sono in Asia, favore e pace da colui che è, che era e che deve venire, dai sette spiriti che sono davanti al suo trono e da Gesù Cristo, il testimone fedele, il primo risuscitato dai morti, il giudice dei re della terra. A Colui che ci ama e che liberandoci dai nostri peccati, mediante il sacrificio di se stesso, ha fatto di noi un regno di sacerdoti per il suo Dio e Padre, a lui sia la gloria e la potenza nei secoli dei secoli. Così sia.” (Apocalisse 1:4..6) Ed in seguito riferendosi a questi eletti da Dio per formare parte del corpo di Cristo, dice: “Felici e santi coloro che ottengono la prima risurrezione, su di loro non ha potere la seconda morte, ma saranno sacerdoti di Dio e con il Cristo regneranno per mille anni. (Apocalisse 20:6) Queste parole confermano il compimento della profezia che troviamo nel libro di Daniele che dice: “I santi dell'Altissimo riceveranno il regno e lo possederanno per i secoli dei secoli ... Allora il regno, il potere e la grandezza di tutti i regni che sono sotto il cielo saranno dati al popolo dei santi dell'Altissimo, il cui regno sarà eterno e tutti gli imperi lo serviranno e obbediranno”. (Daniele 7:18,27)

 

    10 Come già considerato nell’introduzione, nessun governo umano può ne potrà mai risolvere i problemi ed i mali dell’umanità, solo il Regno di Dio potrà farlo, ma che tipo di governo sarà? Rispondendo alla domanda di Pilato, Gesù rivelò il tipo e l’origine del suo regno, dicendo: “Il mio regno non è di questo mondo; se il mio regno fosse di questo mondo, i miei servitori avrebbero combattuto perché non fossi consegnato ai Giudei; ma il mio regno non è di quaggiù Allora Pilato gli disse: Dunque tu sei re?. Rispose Gesù: Tu lo dici; io sono re. Per questo io sono nato e per questo sono venuto nel mondo”. (Giovanni 18:36..37)

Con queste parole Gesù dava a conoscere che il suo regno non sarà un ulteriore tentativo o esperimento umano, ma il ritorno alle origini, ossia, il ripristino dell’ordine Dio stabilì in Eden e che fu messo in discussione dalla ribellione. In armonia con questo, Paolo scrive che era necessario che Dio, “… al giungere il tempo prestabilito, riunisse di nuovo tutte le cose che sono nei cieli e sulla terra sotto l’amministrazione del Cristo”. (Efesini 1:10)

La stessa predicazione di Gesù dimostra che il suo regno non avrebbe avuto origine umana, Matteo scrive che “Gesù cominciò a predicare e a dire: Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino”. (Matteo 4:17)

 

    11 Molte confessioni della Cristianità affermano che il Regno di Dio non è un regno letterale ma una condizione del cuore, per sostenerlo si basano in una traduzione erronea del vangelo di Luca. Por esempio, nella versione Nuova Diodati, i versetti 20 y 21 del capitolo 17 sono tradotti così: “Ora, interrogato dai farisei sul quando verrebbe il regno di Dio, rispose loro e disse: Il regno di Dio non viene in maniera che si possa osservare né si dirà: ‘Eccolo qui’ o: ‘Eccolo là’, poiché, ecco, il regno di Dio è dentro di voi”.

Analizzando il testo citato nel greco, possiamo notare che questa traduzione non è corretta ne fedele al significato del testo originale, dove leggiamo: “hê basileia tou theou entos humôn estin”, che letteralmente vuol dire: il regno di Dio è fra di voi. L’avverbio ‘entos’ in questa frase, non può essere tradotto dentro ma piuttosto fra. Per tenere il significato di dentro dovrebbe essere preceduto per l’articolo ‘to’, ossia che nel testo dovrebbe esserci scritto ‘to entos’, cosa che non succede.

Inoltre, Gesù poteva dire con ragione che il regno di Dio era fra o in mezzo a loro, dato che egli era il loro re, re unto da Dio, per di più, molti di coloro che lo stavano ascoltando avrebbero fatto parte del suo regno o governo. Dopo la sua morte e resurrezione, nel giorno di Pentecoste furono eletti i primi 120, ed in seguito molti altri.

 

    12 Altre confessioni cristiane sostengono che il Regno di Dio é in realtà la chiesa, pero anche questa interpretazione non ha senso alla luce delle Scritture, dato che, così come abbiamo visto, il Regno di Dio o dei Cieli non consiste in un regno terreno, ma in un governo divino che procede dai cieli e che governerà l’intera terra mediante l’amore, la rettitudine e la giustizia di Dio. Del momento in cui questo regno viene istituito si dice: “Al tempo di questi re, il Dio del cielo farà sorgere un regno che non sarà mai distrutto e che non sarà trasmesso ad altro popolo: stritolerà e annienterà tutti gli altri regni, mentre esso durerà per sempre. (Daniele 2:44)

 

    13 Lo storico Herbert George Wells scrisse: La dottrina del Regno dei cieli, che fu il principale insegnamento di Gesù e che ben poca importanza gli viene data nei diversi credi cristiani, è certamente una delle dottrine più rivoluzionarie che appassionarono e trasformarono, come non mai, il pensiero umano”. In realtà, è vero che la maggioranza delle confessioni della Cristianità hanno dimenticato il tema principale dell’insegnamento di Gesù, ossia, la instaurazione del regno di Dio nei cieli e sulla terra, secondo il proposito originale del Creatore. Però, per tutti coloro che desiderano seguire l’insegnamento di Cristo, il promesso Regno dei Cieli che egli insegnò a chiedere al Padre, nella preghiera conosciuta come il ‘Padre Nostro’, è l’insegnamento prioritario della loro fede.

 

Che benefici porterà all’umanità il governo del Cristo?

 

    14 Uno dei benefici principali sarà quello di liberare l’umanità dalla corruzione e dalla morte. L’apostolo Paolo dice che “L’umanità intera attende ansiosamente la rivelazione dei figli di Dio, poiché fu sottoposta alla futilità, non di propria volontà, ma per colpa di colui che trasgredì. Mentre continua pure a mantenere la speranza di essere emancipata dalla schiavitù alla corruzione, per partecipare alla gloriosa libertà dei figli di Dio”. (Romani 8:19..21) In armonia con questo, afferma: “Come per causa del primo uomo, il peccato entrò nel mondo, così attraverso il peccato la morte che si estese a tutti gli uomini, poiché tutti ereditarono il peccato. (Romani 5:12)

L’umanità sarà quindi liberata da una morte ereditata per causa della trasgressione di Adamo. Paolo lo spiega così: “Se per la trasgressione di un solo uomo la morte regnò, su quelli che ricevono il generoso dono della giustificazione, regnerà la vita per mezzo di un solo uomo, Gesù Cristo”. (Romani 5:17)

 

    15 Questa meravigliosa opportunità era già stata promessa circa 730 anni prima della venuta di Gesù, quando il profeta Isaia scrisse: Eliminerà la morte per sempre; il Signore Dio asciugherà le lacrime su ogni volto; la condizione disonorevole del suo popolo farà scomparire da tutto il paese, poiché il Signore ha parlato”. (Isaia 25:8) E ancora: “Nessuno degli abitanti dirà: Io sono malato; il popolo che vi dimora è stato assolto dalle sue colpe”. (Isaia 33:24) “Allora si apriranno gli occhi dei ciechi e si schiuderanno gli orecchi dei sordi. Allora lo zoppo salterà come un cervo, griderà di gioia la lingua del muto, perché scaturiranno acque nel deserto, scorreranno torrenti nella steppa. La terra bruciata diventerà una palude, il suolo riarso si muterà in sorgenti d'acqua. I luoghi dove si sdraiavano gli sciacalli diventeranno canneti e giuncaie”. (Isaia 35:5..7)

L’invecchiamento e il deterioramento relazionato con la malattia e la morte spariranno. Questo è un altro dei benefici della redenzione che Cristo proporzionò agli uomini, un beneficio predetto nelle Scritture. Mosè scrisse nel Libro di Giobbe: “Ma si incontrasse un angelo favorevole, un mediatore, uno solo tra i mille, che mostri all'uomo quello che è buono per lui, gli mostri misericordia e dica: "Risparmialo, che non scenda nella fossa! Ho trovato per lui un riscatto". Allora la sua carne diverrà più fresca di quella della sua gioventù, ritornerà ai giorni del suo vigore giovanile. Allora pregherà Dio ed Egli lo ascolterà; contemplerà il suo volto con gioia, e lo considererà di nuovo come giusto. (Giobbe 33: 23..26)

 

    16 Parlando di quello che accadrà, i figli di Core scrissero nei Salmi: “Venite, vedete le opere del Signore, egli ha fatto portenti sulla terra. Farà cessare le guerre sino ai confini della terra, romperà gli archi e spezzerà le lance, brucerà con il fuoco gli scudi. Fermatevi e sappiate che io sono Dio, eccelso tra le genti, eccelso sulla terra”. (Salmi 46:9..11)

In tutta la storia dell’umanità, nessun governo umano ha potuto eliminare la violenza, però il Regno di Dio lo otterrà: “… poiché i malvagi saranno sterminati, ma chi spera in Yahùh possederà la terra. Ancora un poco e l'empio scompare, cerchi il suo posto e più non lo trovi. I mansueti invece possederanno la terra e godranno di una grande pace. (Salmi 37:9-11)

Quando il giudizio di Dio eliminerà i malvagi, non serviranno più né carceri e polizia, né serrature alle porte; l’umanità sarà liberata da tutti i timori e solo persisterà il timore rispettoso dovuto al Creatore e a Cristo, il re che egli ha stabilito. Il profeta Michea scrive che: “Egli sarà arbitro tra molti popoli e pronunzierà sentenza fra numerose nazioni; dalle loro spade forgeranno vomeri, dalle loro lame, falci. Nessuna nazione alzerà la spada contro un'altra nazione e non impareranno più l'arte della guerra. Siederanno ognuno tranquillo sotto la vite e sotto il fico e più nessuno li spaventerà, poiché la bocca del Signore degli eserciti ha parlato!”. (Michea 4:3..4)

 

    17 Nonostante l’abbondanza che c’è nella terra, oggi giorno, esistono più di un miliardo e trecentomila persone che patiscono la fame o la sete, pero riguardo al regno di Dio, Salomone scrisse: “Egli giudicherà il popolo con giustizia e i poveri con equità! ... Abbonderà il frumento nel paese, ondeggerà sulle cime dei monti; il suo frutto fiorirà come il Libano, la sua messe come l'erba della terra”. (Salmi 72:2,16) Isaia scrisse: “Il lupo dimorerà insieme con l'agnello, la pantera si sdraierà accanto al capretto; il vitello e il leoncello pascoleranno insieme e un fanciullo li guiderà. La vacca e l'orsa pascoleranno insieme; si sdraieranno insieme i loro piccoli. Il leone si ciberà di paglia, come il bue. Il lattante si trastullerà sulla buca dell'aspide; il bambino metterà la mano nel covo di serpenti velenosi. Non agiranno più iniquamente né saccheggeranno in tutto il mio santo monte, perché la saggezza del Signore Yahùh riempirà il paese come le acque ricoprono il mare”. (Isaia 11:6..9)

 

    18 Veramente ci è difficile immaginarlo, però tutte le cose promesse da Dio mediante dei suoi profeti, fino ad ora si sono compiute puntualmente e l’apostolo Giovanni dichiara che Dio stesso garantisce che “…asciugherà ogni lacrima dai loro occhi e la morte non sarà più, non ci sarà più né cordoglio, né pianto, né dolore, perché le cose di prima sono passate. Colui che siede sul trono mi disse: Ecco, faccio ogni cosa nuova. E continuò dicendo: Scrivi perché queste parole sono fedeli e veraci”. (Apocalisse 21:4..5)

 

Quando sarà stabilito il Regno dei Cieli?

 

    19 I discepoli che seguivano Gesù durante il suo ministero, non avevano le idee chiare rispetto a ciò che il Regno dei Cieli significava per l’umanità, nonostante che Gesù avesse spiegato con diverse parabole che era un evento futuro, erano convinti che lo avrebbe stabilito immediatamente, por questo gli domandarono: “Signore, è questo il tempo in cui ristabilirai il regno di Israele?” Però “Egli rispose loro: Non spetta a voi di sapere i tempi o i momenti che il Padre ha riservato alla propria autorità”. (Atti 1:6..7)

Solamente dopo aver ricevuto lo spirito santo nel giorno di Pentecoste, compresero che il Regno dei Cieli sarebbe giunto in un tempo futuro. Pietro, dopo aver curato un uomo paralitico dalla nascita, parlò di Gesù a coloro che avevano assistito al miracolo e disse: “… il cielo lo deve ritenere fino ai tempi della restaurazione di tutte le cose, come ha detto Dio fin dall'antichità, per bocca dei suoi santi profeti”. (Atti 3:21)

Riferendosi al periodo della restaurazione di tutte le cose mediante il Regno dei Cieli, Gesù “disse loro una parabola: Guardate il fico e tutte le piante; quando già germogliano, guardandoli capite da voi stessi che ormai l'estate è vicina. Così pure, quando voi vedrete accadere queste cose, sappiate che il regno di Dio è vicino”. (Luca 21:29..31)

 

A quali cose si riferiva Gesù?

 

    20 È dai tempi antichi che i profeti descrissero gli avvenimenti che avrebbero segnalato questo particolare periodo. I discepoli riportarono parole di Gesù in relazione agli avvenimenti che avrebbero costituito il segnale dell’approssimarsi del suo ritorno e dell’instaurazione del regno di Dio, nei capitoli 24 y 25 di Matteo; 13 di Marco e 21 di Luca; e anche in 2Timoteo 3:1..5; in 2Pietro 3:3..4 e nella rivelazione di Giovanni in Apocalisse 6:1-8.

 

    21 Secondo la sua descrizione, il ‘segnale’ è costituito dal verificarsi di diversi eventi pressoché simultanei, di modo che il suo compimento richiede che tutti si manifestino durante una stessa generazione. Por questo motivo Gesù avvertì i suoi discepoli con una parabola: “Imparate dal fico questa similitudine: quando già i suoi rami si fanno teneri e mettono le foglie, voi sapete che l'estate è vicina. Così anche voi, quando vedrete tutte queste cose, sappiate che egli è vicino, proprio alle porte. Io vi dico in verità che questa generazione non passerà prima che tutte queste cose siano avvenute”. (Matteo 24:32..34)

Consideriamo le parti più evidenti del segnale.

 

    22 Si solleverà nazione contro nazione e regno contro regno (Matteo 24:7)

Durante la storia dell’umanità, le guerre hanno provocato grandi massacri in tutta la Terra. Dal principio delle civilizzazioni fino ai giorni di Gesù, ci sono state infinità di guerre fra nazioni, per la conquista di territori o semplicemente per intrighi e motivi politici, ed innumerevoli guerre civili, rivoluzioni e colpi di stato, per questo parlando del tempo che sarebbe trascorso fino al suo ritorno, Gesù disse: “Sentirete poi parlare di guerre e di rumori di guerre. Guardate di non allarmarvi; è necessario che tutto questo avvenga, ma non è ancora la fine”. (Matteo 24:6)

Però quando Gesù parlò di “nazione contro nazione e regno contro regnò” come segnale degli ultimi giorni, si riferiva a qualcosa di differente; una profezia parallela che lui stesso rivelò a Giovanni, ci fa comprendere il significato delle sue parole. In questa profezia si parla di un cavaliere che tiene una missione specifica, leggiamo: “Ed apparve un’altro cavallo di colore rosso fuoco, a colui che lo cavalcava fu consegnata una grande spada e gli fu dato il potere di togliere la pace dalla terra, affinché gli uomini si uccidessero gli uni gli altri.” (Apocalisse 6:4)

Ed oltre alle guerre, alle rivoluzioni e ai colpi di stato, la guerriglia e il terrorismo, non stanno forse minando la pace fra le nazioni e colmando la terra di violenza? In realtà si può dire che si solleva “nazione contro nazione e regno contro regno” e che è stata tolta la pace dalla terra”.

 

    23 “… vi saranno carestie in vari luoghi (Matteo 24:7)

Il notiziario sulla fame nel mondo del 1998 - 2000 della FAO, mostrava che per questa causa muoiono 25 mila persone ogni giorno, e 6 milioni all’anno di bambini minori di 5 anni, fra l’altro si calcolava che vi erano sulla terra circa 840 milioni di persone che soffrivano per denutrizione.

Questo succedeva nel 2000, però nel 2006?

La Segreteria della campagna internazionale: ‘Más y Mejor’, (Di più e meglio), dice che “il mondo ha le risorse e le conoscenze tecniche necessarie per sopprimere la fame e la povertà. Non è accettabile che 40.000 persone muoiano ogni giorno di fame … e che 1.300 milioni vivano nella estrema povertà”. Ormai questa non è una situazione locale, ma mondiale. In molti paesi la produzione di alimenti, anche con l’aiuto della scienza moderna, non ha potuto mantenersi al passo con l’aumento della popolazione.

Nel libro di Apocalisse leggiamo: “… e una voce in mezzo ai quattro esseri viventi disse: Una misura di frumento per un denaro e tre misure d'orzo per un denaro, non danneggiare né l'olio d’oliva, né il vino.” (Apocalisse 6:6) Queste parole  indicano che nel tempo descritto dalla profezia, una piccola quantità di alimenti basici come il frumento e l’orzo, si venderebbero per l’equivalente del salario di un giorno, (un denaro).

 

    24 “… una successione di catastrofi naturali  un luogo dopo l'altro (Matteo 24:7)

Molti hanno tradotto la parola greca ‘seismoi di questo versetto, come “terremoti”, ma tale traduzione è riduttiva, dato che ‘seismoi descrive qualsiasi catastrofe naturale, come gli stessi traduttori riconoscono quando in un’altro versetto traducono la stessa parola nel modo seguente: “Ed ecco scatenarsi nel mare una violenta tempesta così che la barca era ricoperta dalle onde.” (Matteo 8:24) In greco: “kai idou seismos megas egeneto en têi thalassêi, hôste to ploion kaluptesthai hupo tôn kumatôn.”

 

    25 Quando la popolazione della terra aumentava lentamente, l’uso dei combustibili fossili non era significativo e la tecnologia si sviluppava in maniera sperimentale in ambiti ristretti, la degradazione della terra, anche se continua, era lenta e l’eco sistema era in grado di ricuperare. Però negli ultimi duecento anni, la popolazione della terra è aumentata rapidamente nonostante le grandi guerre, e le esigenze, le necessità ed i consumi di una società in pieno sviluppo, hanno accelerato il processo di trasformazione dell’equilibrio che la terra ha mantenuto con una stabilità climatica durante un largo periodo di tempo.

 

    26 Oggi giorno sono state poste in evidenza e divulgate molte delle significative alterazioni che aggrediscono il nostro pianeta e questo fatto causa allarme sociale.

Anche se nei secoli passati si verificavano catastrofi naturali, alcune molto grandi, nei nostri giorni la loro frequenza è aumentata considerevolmente, verificandosi “in un luogo dopo l’altro”, tanto che l’umanità si è abituata a tali eventi e già non si meraviglia. Daniel Sarewitz, Professore di Scienza e Società nella Università dello Stato di Arizona, dichiarò che Il mondo è stato testimone di un marcato aumento di queste “catastrofi naturali”, dalle 100 annuali negli anni 60, fino alle 500 annuali al principio del 2000, anche il profesore colombiano Omar Darío Cardona, della Università delle Ande, in Bogotá e Direttore del Centro di Studi sui Disastri, in risposta alla domanda della BBC: “possiamo aspettarci catastrofi naturali imminenti”, dichiarò: “Vediamo che i fenomeni naturali causa dei disastri, non solo aumenteranno nella loro pericolosità, ma anche nella loro frequenza.

 

    27 “… vi saranno epidemie (Lucas 21:11)

Non è necessario parlare dei mali con i quali l’umanità convive nonostante le innovazioni della scienza medica, ogni anno il cancro, le malattie cardiache, l’AIDS, il paludismo ed altre malattie infettive, antiche e nuove, causano moltissimi morti in tutte le parti della terra.

 

    28 In Apocalisse leggiamo: “Ed apparve un cavallo di colore verde pallido, il nome di colui che lo cavalcava era la ‘Morte’ mentre l’Ades lo seguiva da vicino, fu data loro autorità sulla quarta parte della terra, per uccidere con la spada, con la carestia, con epidemie mortali e mediante le bestie feroci della terra. (Apocalisse 6:8) Nelle Scritture le bestie rappresentano le nazioni, è evidente che le bestie feroci che causano una grande quantità di morti, rappresentano il terrorismo, che costituisce un potere in opposizione al potere stabilito. In realtà, una quarta parte della terra è già soggetta a queste calamità.

 

    29 Sorgeranno molti falsi profeti e inganneranno molti (Matteo 24:11)

La quantità di predizioni riguardanti il futuro immediato del nostro pianeta, da luogo a insicurezza e confusione. Da una parte, ‘la scienza’ ha l’abitudine di eliminare qualunque riferimento a Dio, nonostante che l’ordine perfetto dell’universo renda testimonianza dell’esistenza di un disegno ed un proposito chiaramente definito, inoltre, abbondano nel mondo le guide spirituali esoteriche e i discepoli di dottrine violente.

Nella cristianità, sono molti i maestri che accettano e insegnano, come disse Paolo, una buona notizia differente (2corinti 11:4) dalla quella predicata da Gesù e dagli apostoli, e hanno abbandonato da tempo la speranza del ritorno di Cristo e del instaurazione sulla terra del Regno di Dio, due promesse ripetute più volte nelle Scritture. Gesù stesso parlò ai discepoli del suo ritorno, dicendo: Subito dopo la tribolazione di quei giorni, il sole si oscurerà, la luna non darà più la sua luce, gli astri cadranno dal cielo e le potenze dei cieli saranno sconvolte. Allora comparirà nel cielo il segno del Figlio dell'uomo e allora si batteranno il petto tutte le tribù della terra, e vedranno il Figlio dell'uomo venire sopra le nubi del cielo con grande potenza e gloria. Egli manderà i suoi angeli con una grande tromba e raduneranno tutti i suoi eletti dai quattro venti, da un estremo all'altro dei cieli.…Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno”. (Matteo 24:29..31, 35)

 

    30 Sono molti i pastori delle più di mille cinquecento sette cristiane, che interpretando alla loro maniera le Scritture, fanno in nome di Dio, grandi affari con la credulità altrui. Fra questi ci sono coloro che profetizzano date precise di un ‘armagedon’, già annunciato in varie occasioni, sostenendo da circa cento anni una ‘presenza invisibile’ del Cristo che secondo loro regnerebbe già sulla terra.

Sicuramente Gesù si riferiva a questo, quando in relazione ai segnali della fine disse : “Allora se qualcuno vi dirà: Ecco, il Cristo è qui, o: È là, non ci credete. Sorgeranno infatti falsi cristi (falsi unti) e falsi profeti e faranno grandi portenti e miracoli, così da indurre in errore, se possibile, anche gli eletti. Ecco, io ve l'ho predetto. Se dunque vi diranno: Ecco, è nel deserto (una presenza invisibile), non ci andate; o: È in casa, non ci credete. Come la folgore viene da oriente e brilla fino a occidente, così sarà la venuta del Figlio dell'uomo. (Matteo 24:23..27)

 

    31 Qualche tempo prima di parlare dei segnali del suo ritorno, Gesù aveva già avvertito i suoi discepoli, dicendo: “Guardatevi dai falsi profeti che vengono a voi in veste di pecore, ma dentro son lupi rapaci. Dai loro frutti li riconoscerete. Si raccoglie forse uva dalle spine, o fichi dai rovi? Così ogni albero buono produce frutti buoni e ogni albero cattivo produce frutti cattivi; un albero buono non può produrre frutti cattivi, né un albero cattivo produrre frutti buoni. Ogni albero che non produce frutti buoni viene tagliato e gettato nel fuoco. Dai loro frutti dunque li potrete riconoscere. Non chiunque mi dice: Signore, Signore, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli. Molti mi diranno in quel giorno: Signore, Signore, non abbiamo noi profetato nel tuo nome e cacciato demòni nel tuo nome e compiuto molti miracoli nel tuo nome? Io però dichiarerò loro: Non vi ho mai conosciuti; allontanatevi da me, voi operatori di iniquità.” (Matteo 7:15..23) Ed in seguito disse:Quanto a quel giorno e a quell'ora, però, nessuno lo sa, neanche gli angeli del cielo e neppure il Figlio, ma solo il Padre. Come fu ai giorni di Noè, così sarà la venuta del Figlio dell'uomo. Infatti, come nei giorni che precedettero il diluvio mangiavano e bevevano, prendevano moglie e marito, fino a quando Noè entrò nell'arca, e non si accorsero di nulla finché venne il diluvio e inghiottì tutti, così sarà anche alla venuta del Figlio dell'uomo. (Matteo 24:36..39)

 

    32 “… Poiché l'iniquità aumenterà, l'amore dei più si raffredderà (Matteo 24:12)

La delinquenza e la criminalità sono esistite da sempre, però quello che salta alla vista, quando si considera a livello mondiale, è che aumenta e si estende vertiginosamente.

D’altra parte, con il proposito di stabilire una legalità adeguata ai vari criteri etici, si trascura il rispetto delle norme morali fondamentali, con il risultato del declino del senso del dovere personale e di un deterioramento delle relazioni umane. La menzogna, l’infedeltà, la diffusa immoralità e la mancanza di responsabilità e rispetto per la vita, sono diventate cose comuni.

Questa è la classe di iniquità che può associarsi con la profezia del capitolo 24 di Matteo, e che sicuramente contribuisce a che l’amore delle persone si raffreddi, mentre aumenta l’indifferenza.

 

    33 Questi avvenimenti, in realtà drammatici, sono dovuti in parte all’ignoranza di quello che secondo il Creatore della vita è il bene e il male. Las maggioranza delle persone vivono di piccole illusioni e accettano il contesto quotidiano senza porsi troppe domande, dato che in realtà, sono privi di una speranza certa e sono coscienti della brevità della vita; tra l’altro, secondo le previsioni, nemmeno il futuro può offrirgli maggiore sicurezza. A causa di tutto questo, Dio avverte mediante i suoi profeti la gente dei nostri tempi: “Cercate Yahùh voi tutti, umili della terra, che eseguite i suoi ordini; cercate la giustizia, cercate l'umiltà, per trovarvi al riparo nel giorno dell'ira di Yahùh.” (Sofonia 2:3) Anche Paolo scrive ai discepoli: “Se dunque siete stati destati con Cristo, cercate le cose di sopra, dove Cristo si trova seduto alla destra di Dio. Pensate alle cose di sopra e non a quelle terrene, poiché voi siete morti e Iddio ha sepolto la vostra vita con Cristo. Quando Cristo, responsabile della nostra vita si manifesterà, allora anche voi apparirete con lui nella gloria”. (Colossesi 3:1..4)

 

    34 Tutti coloro che desiderano seguire Cristo dovrebbero chiedersi: “Quanto è reale per me il Regno dei Cieli?” e: “Mi considero un futuro suddito di questo governo?”, “Che sforzi faccio per sostenerlo e quale è lo scopo della mia vita?

È necessario sentire un certo senso di urgenza e manifestare interesse per queste cose, ricordando l’avvertimento che Gesù rivolge a quelli che vivono in questo tempo di grande responsabilità, dicendo: Questo considerate: se il padrone di casa sapesse in quale ora della notte viene il ladro, veglierebbe e non si lascerebbe scassinare la casa. Perciò anche voi state pronti, perché nell'ora che non immaginate, il Figlio dell'uomo verrà. Qual è dunque il servo fidato e prudente che il padrone ha preposto ai suoi domestici con l'incarico di dar loro il cibo al tempo dovuto? Beato quel servo che il padrone al suo ritorno troverà ad agire così! In verità vi dico: gli affiderà l'amministrazione di tutti i suoi beni. Ma se questo servo malvagio dicesse in cuor suo: Il mio padrone tarda a venire, e cominciasse a percuotere i suoi compagni e a bere e a mangiare con gli ubriaconi, arriverà il padrone quando il servo non se l'aspetta e nell'ora che non sa, lo punirà con rigore e gli infliggerà la sorte che gli ipocriti si meritano: e là sarà pianto e stridore di denti”. (Matteo 24:43..51)

 

    35 Il promesso Regno dei Cieli rappresenterà l’adempimento della promessa fatta ad Abramo e sarà l’avvenimento più grande e meraviglioso che mai abbia vissuto l’umanità, il più importante dalla creazione del mondo; teniamolo quindi sempre presente e aspettiamolo con fiducia, visto che è garantito mediante il giuramento di Dio.