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Che cos’è il Battesimo?

 

1     È della massima importanza analizzare con attenzione tutto ciò che riguarda il battesimo, perché come afferma l’apostolo Paolo, nella sua epistola agli Ebrei, è uno dei concetti o verità fondamentali del cristianesimo: “Per questa ragione, ora che abbiamo superato l’insegnamento basico riguardo al Cristo, dovremmo fare progresso verso la maturità, senza soffermarci di nuovo sulle verità fondamentali, quali: il ravvedersi dalle opere che conducono alla morte, la fede in Dio, l’insegnamento riguardo ai battesimi, l’imposizione delle mani, la risurrezione dei morti e il giudizio universale”. (Ebrei 6:1..2)

 

2     Il termine Battesimo deriva dal greco “βάπτισμα (baptisma), vocabolo che i traduttori hanno traslitterato direttamente dal greco all’italiano, come del resto molti altri termini greci, come ad esempio: “εὐαγγέλιον” (evangelion), che significa “buona notizia” viene traslitterato “Vangelo”, “Ἀποκάλυψις” (Apocalipsis), che significa “rivelazione”, viene traslitterato “Apocalisse”.

βάπτισμα” (baptisma), la qui radice corrispondente indica “immergere”, è il termine specifico per indicare quattro diversi tipi di battesimi, quello di Giovanni, quello di Gesù, quello dei discepoli e quello dello spirito santo. Comunque con il passare dei secoli, il battesimo, come altre verità fondamentali, ha perso il suo vero significato. Già durante il primo secolo incominciò quello che avrebbe dato origine alla grande apostasia, esattamente come predetto da Gesù con queste parole: “Il regno dei cieli si può paragonare a un uomo (Gesù) che ha seminato del buon seme nel suo campo. Ma mentre gli uomini dormivano (il collegio apostolico) venne il suo nemico (Satana), seminò zizzania in mezzo al grano e se ne andò”. (Matteo 13:24..25) Soltanto diciotto anni dopo la morte di Gesù, nell’anno 51 l’apostolo Paolo da questa avvertenza: “Poiché, questo ignoto trasgressore è già operante, ma quando sarà tolto di mezzo colui che lo trattiene, allora si rivelerà il trasgressore che il Signore dichiarerà spiritualmente morto e che annienterà al tempo della manifestazione della sua Presenza. L’apparizione di costui, è per il potere di Satana, mediante potenti segni ed ingannevoli prodigi, affinché seduca mediante l’ingiustizia quelli che periscono, cioè coloro che non hanno amato la verità per poter essere salvati. Per questo, Iddio manda loro uno spirito di confusione, affinché credano alla menzogna e siano tutti giudicati per non aver creduto la verità e avendo provato piacere nell’ingiustizia (2Tessalonicesi 2:7..12)

 

3     Quando gli “uomini dormivano”, ossia quando fu tolto di mezzo il collegio apostolico l’apostasia dilagò, come possiamo vedere nella seguente tabella:

Con il passare dei secoli, le scissioni aumentarono a dismisura, e per gli appartenenti alle più di 41.000 confessioni religiose del variegato cristianesimo odierno, il battesimo ha perso completamente il suo vero significato. Esiste molta confusione al riguardo, pero questo non dipende dal fatto che la Bibbia presenti un messaggio dal significato incerto, che può essere variamente interpretato, piuttosto dipende dalle erronee interpretazioni delle diverse confessioni del cristianesimo post-apostolico, mentre la Bibbia è assai chiara riguardo al suo vero significato. Prima di iniziare la nostra analisi, è importante esaminare come il battesimo viene interpretato dalle diverse confessioni del cristianesimo odierno, e dopo di che appurare il suo vero significato secondo la Bibbia.

 

4     Il battesimo secondo le diverse interpretazioni extra-bibliche:

(Clicca qui per vedere la lista)

Battesimo dei neonati: secondo le varie denominazioni, il neonato viene battezzato per immersione, per aspersione, o infusione, ed è prescritta per la liturgia battesimale la formula esplicitamente trinitaria, nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.

Battesimo per aspersione: viene spruzzata acqua tre volte sul battezzando nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.

Battesimo per infusione: viene versata tre volte l'acqua sul capo, nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. L'infusione ha preso il sopravvento quando, verso la fine del primo millennio si preferiva battezzare i bambini in questo modo. Questa forma è divenuta nel XIII secolo la forma comune di battesimo in Occidente.

Battesimo per immersione: questa forma di battesimo era una volta molto diffusa, mentre oggi si trova solo presso i Siriani. Consiste nel versare tre volte acqua sul battezzando, nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, dopo di che questi viene immerso nell'acqua.

Battesimo per immersione totale: é la forma di battesimo più comune tra molti Battisti e Ortodossi Orientali. Il corpo intero del battezzando, è completamente sommerso tre volte nell'acqua, nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.

 

5     Sia nel Nuovo Testamento che nei primi secoli di vita della Congregazione cristiana non si ha testimonianza delle pratiche sopradescritte. La Bibbia è abbondantemente chiara su che cos’è il battesimo. Nelle Scritture notiamo che erano battezzati solo coloro che avevano esercitato la loro fede in Cristo. Tenendo presente questo, si comprende che il battesimo dei neonati non è una pratica ammessa. Un neonato non può esercitare fede in Cristo, non può prendere una decisione consapevole di ubbidire a Cristo e non può capire che cosa simboleggia il battesimo. Il battesimo dei bambini è all’origine dei metodi battesimali per aspersione e per infusione. Gli episodi battesimali riportati nel testo biblico riguardano esclusivamente persone in età adulta.

Alcuni considerano alcuni passi del Nuovo Testamento dove ci si riferisce al battesimo di intere “case o famiglie”, come il battesimo di adulti insieme con tutta la loro famiglia, includendo anche i bambini. (Atti 16:15,33; 18:8 1Corinti 1:16) Comunque il termine “casa o famiglia” com'è usato nella Bibbia esclude ovviamente i neonati, in Tito 1:11, ad esempio, si parla di apostati che “sconvolgono intere famiglie”, i bambini non possono essere inclusi, e in 1Samuele 1:21..22 si parla di Elcana padre di Samuele che “salì con tutta la sua famiglia” a Gerusalemme e nel versetto successivo leggiamo che sua moglie “Anna non salì, perché disse a suo marito: «Io non salirò finché il bambino non sia divezzato»“.

 

6     Tertulliano già all’inizio del 3º secolo criticava la pratica del battesimo dei bambini con queste parole: “Secondo la condizione, la disposizione e l'età di ciascuno è preferibile differire il battesimo, particolarmente quando si tratti di fanciulli … Certo il Signore ha detto: «Lasciate che i fanciulli vengano a me!», che vengano sì, ma quando sono cresciuti; che vengano sì, ma quando saranno in età di essere istruiti, quando avranno saputo chi è colui al quale si accostano. Che diventino cristiani, ma quando saranno capaci di conoscere il Cristo”. (Tertulliano: De baptismo 18, 5..6) Comunque il battesimo dei bambini come norma obbligatoria fu stabilita nel 5º secolo. Per ottemperare le disposizioni papali, fu convocato il sinodo di Cartagine del 418, dove, in presenza di 200 vescovi, furono stabiliti otto dogmi fra i quali il battesimo degli infanti. Inoltre il medesimo concilio di Cartagine del 418 condannava “coloro che negano che si debbano battezzare i bambini appena usciti dal seno materno” e affermava che, “in virtù della regola della fede”, circa il peccato originale, “anche i più piccoli, che non hanno ancora potuto commettere personalmente alcun peccato, sono veramente battezzati per la remissione dei peccati, perché mediante la rigenerazione sia purificato in essi ciò che hanno ricevuto dalla nascita”. (Gian Domenico Mansi, Sacrorum Conciliorum,  3, 810…815 et 4, 327)

 

7     Un altro tema in contrasto con le Scritture è quello che riguarda in nome di chi deve essere amministrato il battesimo. Nelle versioni che sono giunte fino a noi del vangelo di Matteo, viene fatto riferimento ad un battesimo nel nome del Padre, del Figlio e dello spirito santo, in contrasto con le parole di Pietro, Paolo, Luca e Giovanni, che stabiliscono che il battesimo deve essere fatto in nome di Gesù. Alcuni traduttori riconoscono esplicitamente che questa dichiarazione non è in armonia con il resto delle Scritture, dove solamente si parla del battesimo nel nome di Gesù. In una delle versioni della Bibbia di Gerusalemme (CEI), nella nota in calce al versetto di Matteo 28:19, che riportiamo in parte, si legge: È possibile che questa formula risenta, nella sua precisione, dell’uso liturgico stabilitosi più tardi nella comunità primitiva. Si sa che gli Atti parlano di battezzare “in nome di Gesù” . Più tardi si sarà esplicitato il legame del battezzato con le tre persone della trinità … Così si ammette, che queste parole rispondono ad una interpolazione. Sembra evidente che questo versetto dicesse semplicemente queste parole di Gesù: Poreuthentes mathêteusate panta ta ethnê en to onomati mou, cioè: Andate e nel mio nome fate discepoli di tutte le nazioni (Matteo 28:19) Poiché così lo cita Eusebio di Cesarea (263 – 339) nella sua Storia Ecclesiastica. (Libro 3º, capitolo 5º, 2)

Quindi è erroneo battezzare nel nome del Padre, del Figlio e dello spirito santo.

 

8     Dopo aver esaminato il battesimo secondo le diverse interpretazioni extra-bibliche, dobbiamo comprovare, secondo le Scritture qual è il corretto battesimo per i discepoli di Gesù, però prima di tutto dobbiamo chiederci, perché l’apostolo Paolo usa il plurale parlando del battesimo quando scrive: “l’insegnamento riguardo ai battesimi,”? (Ebrei 6:2) La ragione è che vi sono ben quattro tipologie differenti di battesimo:

 

v        Battesimo di Giovanni Battista

v        Battesimo di Gesù

v        Battesimo dei discepoli di Gesù

v        Battesimo nello spirito santo

 

Che significato ebbe il battesimo di Giovanni?

9 Il battesimo ebbe un ruolo importante nel ministero profetico di Giovanni cugino di Gesù. Infatti il posto che occupava il battesimo nella predicazione di questo profeta era talmente rilevante che egli divenne noto come Giovanni il Battista: “In quei giorni comparve Giovanni il Battista a predicare nel deserto della Giudea ”. (Matteo 3:1)Questo comunque non era una cosa singolare, infatti il ministero battesimale di Giovanni era stato predetto secoli prima dal profeta Malachia: “Ecco, io manderò il mio messaggero a preparare la via davanti a me e subito entrerà nel suo tempio il Signore, che voi cercate; l'angelo del patto, che voi aspettate, ecco viene, dice Yahùh degli eserciti”. (Malachia 3:1) Questa profezia si adempì pienamente in Giovanni, come lo testimonia l’evangelista Luca: “Sotto i sommi sacerdoti Anna e Caiafa, la parola di Dio fu diretta a Giovanni, figlio di Zaccaria, nel deserto. Ed egli percorse tutta la regione del Giordano, predicando un battesimo di conversione per il perdono dei peccati”. (Luca 3:2..3) Da questo versetto si comprende quale era il significato del battesimo praticato da Giovanni Battista. Si, un battesimo di conversione, di pentimento per i propri peccati. Questo si comprende dal contenuto del messaggio del precursore del Messia: Giovanni dunque diceva alle folle che andavano per essere battezzate da lui: «Razza di vipere, chi vi ha insegnato a sfuggire l'ira futura? Fate dunque dei frutti degni del ravvedimento, e non cominciate a dire in voi stessi: “Noi abbiamo Abramo per padre!” Perché vi dico che Dio può da queste pietre far sorgere dei figli ad Abramo»”. (Luca 3:7..8)


10   Ecco quindi il significato del battesimo di Giovanni. Una dichiarazione mediante la quale colui che si pentiva dai propri peccati, testimoniava pubblicamente battezzandosi, il suo pentimento per aver trasgredito la legge di Mosè. La missione di Giovanni era molto importante, il suo compito principale era quello di preparare a Dio un popolo ben disposto, come l’angelo rivelò a suo padre Zaccaria: “Convertirà molti dei figli d'Israele al Signore, loro Dio, andrà davanti a lui con lo spirito e la potenza di Elia, per volgere i cuori dei padri ai figli e i ribelli alla saggezza dei giusti, per preparare al Signore un popolo ben disposto”. (Luca 1:17) Si, un popolo ben disposto ad ascoltare la futura predicazione del Messia. Giovanni fu uno strumento potente nelle mani di Yahùh. Le parole che annunciava erano messaggi provenienti dal Creatore ed egli li proclamava con lo “spirito e la potenza di Elia”. Ossia manifestava lo stesso carisma e il medesimo ardore dell’antico profeta. Il ministero di Giovanni incuteva un sano timore che spingeva gli ascoltatori ad esaminare il loro stato spirituale davanti a Dio. Infatti molti rendendosi conto di essere peccatori, andavano da Giovanni e compunti nel cuore manifestavano pubblicamente il loro pentimento battezzandosi.

 

11 Il Vangelo secondo Giovanni riporta il fatto che Gesù battezzava, leggiamo: “Dopo queste cose, Gesù andò con i suoi discepoli nelle campagne della Giudea; là si trattenne con loro e battezzava”, (Giovanni 3:22) e al capitolo 4 è scritto che battezzava più di Giovanni Battista: “… egli faceva e battezzava più discepoli di Giovanni, sebbene in realtà, Gesù stesso non battezzasse, ma i suoi discepoli”. (Giovanni 4:1..2) Sorge logica la domanda, che significato aveva questo battesimo somministrato dai discepoli di Gesù? Gesù ancora non era morto a favore dell’umanità, quindi nessuno poteva essere battezzato nel suo nome o nella sua morte, significato del futuro battesimo somministrato dopo la Pentecoste, come leggiamo in Romani 6:4..5 : “Siamo stati dunque sepolti mediante il battesimo nella sua morte, affinché come il Cristo fu risuscitato dai morti per mezzo del glorioso Padre, così anche noi siamo trapiantati in una vita nuova. Se siamo stati uniti a lui nella somiglianza della sua morte, certamente lo saremo anche nella somiglianza della sua risurrezione”. Perciò questo battesimo al quale fa riferimento il vangelo di Giovanni capitoli 3 e 4 aveva lo stesso significato del battesimo amministrato da Giovanni Battista, ossia “un battesimo di conversione per il perdono dei peccati”.

 

Significato del battesimo di Gesù

12 Circa sei mesi dopo che Giovanni cominciò a predicare, Gesù giunse al Giordano dove Giovanni battezzava, e chiese di essere battezzato. Giovanni si oppose dicendo: “Sono io che ho bisogno di essere battezzato da te, e tu vieni da me?”. (Matteo 3:14) Suo cugino Giovanni sapeva che Gesù era il Figlio di Dio, e che il battesimo che amministrava non era per Gesù, era per coloro che si pentivano dei loro peccati. Tuttavia, Gesù, nonostante l'opposizione di Giovanni, insisté: “Lascia fare, questa volta, poiché conviene che in questo modo adempiamo tutto ciò che è giusto”. (Matteo 3:15) Perché era giusto che Gesù fosse battezzato? Perché il battesimo di Gesù non simboleggiava il pentimento per i peccati, ma il fatto che si presentava per fare la volontà di suo Padre. Gesù fino a quel momento probabilmente lavorava come falegname, ma era giunto il momento in cui doveva iniziare il ministero per il quale Iddio lo aveva mandato sulla Terra. L’apostolo Paolo scrisse a questo riguardo: “Per questa ragione, Cristo entrando nel mondo dice: «Tu non hai gradito né sacrificio né offerta, ma mi hai formato un corpo, non hai approvato né olocausti, né sacrifici per il peccato. Allora ho detto: Ecco, io vengo, nel rotolo del libro è scritto di me, per fare o mio Dio, la tua volontà»”. (Ebrei 10:5..7)

 

13 Quindi il battesimo di Gesù fu qualcosa di unico e speciale, Giovanni ne rese testimonianza, dicendo: “«Ho visto lo spirito scendere dal cielo come una colomba e fermarsi su di lui. Io non lo conoscevo, ma colui che mi ha mandato a battezzare con acqua, mi ha detto: “Colui sul quale vedrai lo spirito scendere e fermarsi, è quello che battezza con lo spirito santo”. E io ho veduto e ho attestato che questi è il Figlio di Dio»”. Inoltre, quando Gesù salì dall’acqua “… ecco i cieli si aprirono ed egli vide lo spirito di Dio scendere come una colomba e venire su di lui. Ed ecco una voce dai cieli che disse: «Questo è il mio diletto Figlio, nel quale mi sono compiaciuto»”. (Matteo 3:16..17) Gesù alla sua nascita umana divenne figlio umano di Dio proprio come Adamo. In armonia con questo l’apostolo Paolo scrisse: “Infatti è scritto: “Il primo Adamo fu fatto anima vivente,” mentre l’ultimo Adamo spirito datore di vita”. (1Corinti 15:45) Ma quando venne battezzato da Giovanni, entrò in una nuova relazione con Dio, al salire dall’acqua, mediante lo spirito santo venne generato quale figlio spirituale di Dio, per questa ragione Dio stesso disse: “Questo è il mio diletto figlio, nel quale mi sono compiaciuto”. Cosa significò per Gesù il fatto che i cieli si aprirono? Fino a quel momento singolare, Gesù non ricordava della sua vita precedente nel cielo quale figlio unigenito di Dio, egli sapeva solo ciò che riguardava la sua nascita miracolosa quale figlio di Dio. Infatti quando aveva dodici anni disse a sua madre Maria: “«Perché mi cercavate? Non sapevate che io dovevo trovarmi nella casa del Padre mio”. (Luca 2:49) Quindi la dichiarazione “i cieli si aprirono”, cosa significò? Significò che in quel momento gli ritornò il ricordo della sua precedente vita celeste quale figlio unigenito di Dio.

 

14 Cosa significò in realtà il suo battesimo? Con questo atto Gesù dichiarava pubblicamente che rinunciava alla sua vita sulla terra come uomo, per presentarsi a fare la volontà, di Colui che lo inviò per riscattare l’umanità dal peccato a dalla morte. Paolo lo illustra così: “Se per la trasgressione di un solo uomo, la morte regnò, su quelli che ricevono il generoso dono della giustificazione, regnerà la vita per mezzo di un solo uomo, Gesù Cristo. Dunque, come per una sola trasgressione, la condanna si estese a tutti gli uomini, per mezzo di un solo atto di giustizia, la giustificazione, che da vita, si è estesa a tutti gli uomini. Come per la trasgressione di un solo uomo, molti furono costituiti peccatori, similmente per mezzo dell’obbedienza di un solo uomo, molti sono costituiti giusti”. (Romani 5:17..19) Per questo il battesimo di Gesù fu qualcosa di unico e speciale.

 

Quali sono i requisiti fondamentali del vero battesimo dei discepoli di Gesù?

15   Il primo requisito ha a che vedere con la consapevolezza del battezzando di ciò che si appressa a compiere, e quindi può essere battezzato solo:

v  Chi è stato ammaestrato: “Andate dunque e fate discepoli da tutte le nazioni, insegnando loro a osservare tutte quante le cose che vi ho comandate”. (Matteo 28:19..20)

v   Chi crede nel Regno di Dio e in Gesù Cristo: “Ma quando ebbero creduto a Filippo che portava loro il lieto messaggio del regno di Dio e il nome di Gesù Cristo, furono battezzati, uomini e donne”. (Atti 8:12)

v   Chi si converte: “Convertitevi e ciascuno di voi sia battezzato nel nome di Gesù Cristo”. (Atti 2:38) Da quanto esaminato, si evince chiaramente che solo dopo questi passi indispensabili, si può ricevere il battesimo.

 

16   Il secondo requisito della massima importanza riguarda nel nome di chi si deve battezzare. Luca racconta che Pietro disse a coloro che chiedevano come ottenere la salvezza: “Convertitevi e ciascuno di voi si faccia battezzare nel nome di Gesù Cristo, per la remissione dei vostri peccati …” (Atti 2:38) Ed in seguito diede il commando che tutti coloro che accettassero Gesù, fossero battezzati nel nome di Gesù Cristo (Atti 10:48) Gesù insegnò ai suoi discepoli: “Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me.” (Giovanni 14:6) Per cui Egli è l’unico Cristo, il Messia, l’Unto di Dio, ed è l’unica via che conduce alla salvezza e alla vita senza fine. Paolo dice: “… avete ricevuto la chiamata ad una sola speranza, vi è un solo Signore, una sola fede, un solo battesimo e un solo Dio, Padre di tutti …” (Efesini 4:4-6) Esiste perciò un solo autentico battesimo per i seguaci di Gesù, quello che gli apostoli ed i discepoli amministravano nel suo nome.

 

17   Il terzo requisito riguarda l’importanza di intendere il significato del battesimo. Il battesimo non è l’atto necessario per aderire ad una particolare denominazione cristiana, ma piuttosto come afferma Paolo: “…tutti noi battezzati in Cristo Gesù, fummo battezzati nella sua morte … … Siamo stati dunque sepolti mediante il battesimo nella sua morte, affinché come il Cristo fu risuscitato dai morti per mezzo del glorioso Padre, così anche noi siamo trapiantati in una vita nuova.” (Romani 6:3..4), “Quindi, mediante il battesimo siamo nati di nuovo, rigenerati mediante spirito santo”. (Tito 3:5) Gesù spiegò il significato del battesimo a Nicodemo con queste parole: “In verità, in verità ti dico che se uno non è nato di nuovo non può vedere il regno di Dio … Non ti meravigliare se ti ho detto: Bisogna che nasciate di nuovo”. (Giovanni 3:3,7) Quindi al momento dell’immersione il battezzando muore con Cristo Gesù, e al salire dall’acqua nasce ad una vita nuova, ricevendo la remissione dei suoi peccati e perciò il dono della giustificazione, come conferma l’apostolo Pietro: “Convertitevi e ciascuno di voi si faccia battezzare nel nome di Gesù Cristo, per la remissione dei vostri peccati …”. (Atti 2:38) E Questa salvezza attraverso l’acqua, divenne una figura della salvezza ottenuta mediante il battesimo, il quale, non è un bagno per lavare il corpo, ma la consapevolezza che la giustificazione si ottiene tramite Dio, per mezzo della risurrezione di Gesù Cristo dai morti”. (1Pietro 3:21)

 

18   Quarto requisito, l’unica modalità di battesimo ammessa, secondo la Scrittura, è quella per immersione, infatti leggiamo: “Siamo stati dunque sepolti mediante il battesimo nella sua morte, affinché come il Cristo fu risuscitato dai morti per mezzo del glorioso Padre, così anche noi siamo trapiantati in una vita nuova”. (Romani 6:4) “In lui siete stati pure circoncisi, non con una circoncisione fatta con mano, privando il corpo di una parte, ma con la circoncisione del Cristo, cioè, essendo sepolti con lui mediante il battesimo, e con lui risorti mediante la fede nella potenza di Dio che lo ha risuscitato dai morti”. (Colossesi 2:11..12) Qui sotto vediamo le fotografie di due battisteri per immersione, uno è del IV secolo dell’antica comunità cristiana nella città di Shivta, nel deserto del Neghev, in Giordania, ed il secondo, in Italia, nella necropoli di Costa Balenae, nei pressi di Riva Ligure, battistero di forma ottagonale, databile circa nel V secolo.

 

Battesimo nello spirito santo

19 Nell’ottavo secolo prima di Cristo Isaia profetizzò: “spanderò il mio spirito sulla tua progenie, e la mia benedizione sui tuoi discendenti…”. (Isaia 44:3) Giovanni Battista indicò che questa profezia stava per compiersi, quando nell’occasione del battesimo di Gesù, dichiarò: “Colui che mi ha mandato a battezzare con acqua, mi ha detto: "Colui sul quale vedrai lo spirito scendere e fermarsi, è quello che battezza con lo spirito santo”, (Giovanni 1:33) annunciando un battesimo differente da quello da lui amministrato. Quindi il battesimo nello spirito santo è un battesimo impartito da Gesù stesso a coloro che vengono battezzati nel suo nome. Nei quaranta giorni che Gesù rimase con i suoi discepoli, dopo la sua risurrezione, e mentre erano riuniti insieme: diede loro il comando, di non allontanarsi da Gerusalemme fino all’adempimento della promessa del Padre, «Della quale», disse: «Io vi parlai, perché Giovanni battezzò in acqua, ma voi, fra non molti giorni, sarete battezzati nello spirito santo»”. (Atti 1:4..5) A quale “promessa del Padre”, si riferiva? Si riferiva alla promessa annunciata profeticamente secoli prima, dal profeta Gioele: “Dopo questo, avverrà che io spargerò il mio spirito su ogni persona…”. (Gioele 2:28)

 

20 La discesa dello spirito santo nel giorno della Pentecoste fu l’adempimento di ciò che Dio aveva promesso mediante Gioele, come lo confermò l’apostolo Pietro quando disse: “Questo è quanto fu annunziato per mezzo del profeta Gioele: «Avverrà negli ultimi giorni», dice Dio, che io spanderò il mio spirito sopra ogni persona»”. (Atti 2:16..17) Quindi la “promessa del Padre” era il battesimo con lo spirito santo, cioè lo spirito santo sparso, mediante Gesù, “sopra ogni persona”. E Pietro aggiunse: “per voi è la promessa, per i vostri figli, e per tutti quelli che sono lontani, per quanti il Signore, nostro Dio, ne chiamerà”. (Atti 2:39) Questo rende chiaro che il battesimo dello spirito santo è per i discepoli chiamati dal Padre per far parte del corpo di Cristo, Paolo chiarisce questo punto dicendo: “Noi, sia Giudei che Greci, sia schiavi che liberi, siamo stati battezzati in un solo spirito per formare un solo corpo, e tutti siamo stati abbeverati di un unico spirito”. (1Corinti 12:13) Il libro di Apocalisse al capitolo quattordici, ci rivela il numero dei battezzati con lo spirito santo: “centoquarantaquattromila che sono stati riscattati dalla terra. Questi sono quelli che seguono l’Agnello ovunque vada, sono stati riscattati dall’umanità per essere primizie a Dio e all'Agnello”. (Apocalisse 14:3..4) Come sono stati riscattati? Sempre in Apocalisse leggiamo: “Degno sei di ricevere il rotolo e di aprirne i sigilli, perché tu fosti sacrificato e con il tuo sangue riscattasti per Dio, persone di ogni tribù, lingua, popolo e nazione, facendole essere un regno di sacerdoti del nostro Dio, affinché regnino sulla terra”, (Apocalisse 5:9..10) questi sono coloro ai quali Gesù promise: “Io preparo per voi un regno, come il Padre l'ha preparato per me”. (Luca 22:29)

 

21 Gesù rese chiaro in che cosa consiste questo battesimo, quando disse a Nicodemo: “«In verità, in verità ti dico che se uno non è nato di nuovo non può vedere il regno di Dio». Nicodemo gli disse: «Come può un uomo nascere quando è già vecchio? Può egli entrare una seconda volta nel grembo di sua madre e nascere?» Gesù rispose: «In verità, in verità ti dico che se uno non nasce da acqua e da spirito, non può entrare nel regno di Dio»”. (Giovanni 3:3..5) Quindi al momento dell’immersione in “acqua” il battezzando muore con Cristo Gesù, e al salire dall’acqua nasce ad una vita nuova mediante lo spirito”, da questo comprendiamo che al salire dall’acqua del battesimo, i discepoli che sono chiamati a far parte del corpo di Cristo, vengono battezzati con lo spirito santo, mediante Gesù, ricevendo una vita nuova, come lo conferma Paolo quando scrisse a Tito: ““Quindi, mediante il battesimo siamo nati di nuovo, rigenerati mediante spirito santo”. (Tito 3:5)”

 

22 Il nascere di nuovo comporta un radicale cambio nella vita del discepolo, Paolo lo commenta così: “Quelli che sono di Cristo Gesù, hanno messo al palo il corpo con le sue passioni e i suoi desideri. Se viviamo mediante lo spirito, camminiamo anche guidati dallo spirito”. (Galati 5:24..25) È interessante esaminare il significato dell’esortazione “camminiamo anche guidati dallo spirito”. La spirito ci guida solo se decidiamo di camminare sotto la sua guida, quindi è necessario che la nostra volontà di cercare e seguire la sua guida sia prioritaria nella nostra vita. Lo spirito, ci aiuta mediante il prezioso dono del suo frutto che Iddio ha versato nei nostri cuori, Paolo elencò nove aspetti del frutto dello spirito, quando scrisse: Il frutto dello spirito invece, è amore1, gioia2, ordine3, clemenza4, generosità5, bontà6, fiducia7, gentilezza8 e auto disciplina9; contro queste cose non c'è legge”, (Galati 5:22..23) Affinché gli aspetti di questo frutto dello spirito si manifestino nella nostra vita è necessario da parte nostra che facciamo lo sforzo di camminare “guidati dallo spirito”, perché come dice Paolo: “sono figli di Dio, tutti quelli che sono guidati dallo spirito di Dio”. (Romani 8:14) Inoltre Paolo ci ricorda: “Forse non sapete che il vostro corpo è il tempio dello spirito santo, che avete ricevuto da Dio? Non appartenete a voi stessi, perché siete stati comprati a caro prezzo. Glorificate dunque Dio nel vostro corpo”. (1Corinti 6:19..20)

 

Doni dello spirito

23 Quale fu la prima occasione nella quale furono conferiti da Gesù i doni dello spirito? Come riportato in Matteo, Gesù mandò i dodici apostoli a predicare il Regno dei cieli e diede loro la seguente autorità: “Guarite gli ammalati, risuscitate i morti, purificate i lebbrosi, scacciate i demoni; gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date… …Poiché non siete voi che parlate, ma è lo spirito del Padre vostro che parla in voi”. (Matteo 10:8,20) In seguito a partire dal giorno di Pentecoste i doni dello spirito furono distribuiti prima sui centoventi riuniti nel cenacolo, e dopo il discorso di Pietro su molti altri discepoli che dopo il battesimo nel nome di Gesù ricevettero il battesimo dello spirito. Comunque questi doni furono distribuiti secondo le necessità della comunità cristiana, così lo conferma l’apostolo Paolo, nella prima epistola ai Corinzi, dove elenca nove di questi doni, leggiamo: Vi sono poi varietà di doni, ma uno solo è lo spirito… …In ciascuno, lo spirito si manifesta in modo diverso per l’utilità comune. Per esempio: ad uno è data una maniera sapiente di esprimersi1, mentre ad un altro, per mezzo dello stesso spirito, un linguaggio colto2; ad uno gli argomenti per sostenere la fede3, e ad un altro il dono di guarigioni4, sempre mediante il medesimo spirito; ad uno il dono di fare opere potenti5, ad un altro il dono di profezia6, ad uno il saper interpretare le espressioni ispirate7, ad un altro il parlare diverse lingue8, e ad un altro l'interpretazione delle lingue9. Però tutte queste cose le opera l’unico e il medesimo spirito, distribuendole rispettivamente a ciascuno come vuole”. (1Corinzi 12:4, 7..11)

 

24 Perché furono distribuiti i doni nel primo secolo? Era necessario dimostrare che a partire dalla morte e risurrezione di Gesù le cose erano cambiate, Iddio aveva abbandonato l’Israele infedele per dar vita ad una nuova nazione, Pietro la definisce con queste parole: “Voi siete una discendenza eletta, un sacerdozio regale, una nazione santa, un popolo che Dio si è acquistato perché proclamiate le virtù di colui che vi ha chiamati dalle tenebre alla sua meravigliosa luce”. (1Pietro 2:9) Si! Un nuovo Israele spirituale sul quale si sarebbe adempiuta la seguente profezia di Isaia: Ora ascolta, Giacobbe mio servo, Israele da me eletto. Così dice il Signore che ti ha fatto, che ti ha formato dal seno materno e ti aiuta: «Non temere, Giacobbe mio servo, Iesurun da me eletto, poiché io farò scorrere acqua sul suolo assetato, torrenti sul terreno arido. Spanderò il mio spirito sulla tua progenie , e la mia benedizione sui tuoi discendenti”. (Isaia 44:1..3) Un Israele spirituale discendente da Abramo in conseguenza della fede. Paolo lo spiega in questo modo: “Non in virtù della Legge, Abramo e la sua discendenza, ricevettero la promessa che sarebbero stati eredi del mondo, ma in virtù della giustificazione che deriva dalla fede. Poiché, se fossero eredi quelli che aderiscono alla Legge, la fede sarebbe vana e la promessa senza valore...Per questo, la promessa viene in conseguenza della fede, affinché possa essere attribuita come un generoso dono e assicurata a tutta la progenie, non soltanto alla progenie che viene dalla Legge, ma anche a quella, che per mezzo della fede, discende da Abramo, il quale è costituito padre di tutti noi, come è scritto: “Io ti ho costituito padre di un gran numero di nazioni”. (Romani 4:13..16)

 

25 Come lo dimostrò Iddio?  Nell’epistola agli Ebrei l’apostolo Paolo scrive: “Iddio stesso si unì nel rendere testimonianza, con segni e prodigi e ogni sorta di opere potenti, distribuendo i doni dello spirito santo, secondo la sua volontà”. (Ebrei 2:4) Questo era necessario fino a che la Congregazione cristiana, il nuovo Israele spirituale, era agli inizi, per usare le parole di Paolo era bambina, ma in seguito, raggiunta la maturità alcuni dei doni dello spirito non furono più necessari, Paolo spiega: “L’amore non avrà mai fine. Le profezie passeranno, le lingue cesseranno e le rivelazioni finiranno, perché, ora conosciamo solo in parte e di conseguenza ciò che proclamiamo è incompleto, ma quando la nostra conoscenza sarà completa tutto questo terminerà. Quando ero bambino, parlavo, pensavo e ragionavo come tale. Poi divenuto uomo, ho eliminato il comportamento del bambino. Ora vediamo con contorni vaghi, come per mezzo di uno specchio di metallo, ma allora vedremo faccia a faccia. Ora conosco in modo parziale, ma allora conoscerò in modo perfetto e completo. Comunque, tre cose restano immutabili, fede, speranza e amore, e la più grande di tutte è l’amore”. (1Corinti 13:8..13)